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Usura: oltre 5 mila famiglie aiutate dalla Fondazione Moscati

Presentazione di un libro presso la comunità dei gesuiti di Villapizzone a Milano

L’attività della Fondazione antiusura San Giuseppe Moscati, nata nel 1991 grazie all’impegno di p. Massimo Rastrelli, parroco al Gesù Nuovo di Napoli.

Napoli: in via San Sebastiano 48, dopo la pausa estiva, riprende l’attività della Fondazione antiusura San Giuseppe Moscati. La realtà nasce nel 1991 grazie all’impegno di p. Massimo Rastrelli, parroco al Gesù Nuovo di Napoli. L’ascolto delle tante sofferenze della sua gente lo spinge prima alla sensibilizzazione della comunità parrocchiale, poi alla determinazione di mettere in campo una risposta proporzionata al triste fenomeno.

Così coinvolgendo banche, attignendo a fondi dello Stato e tramite la beneficenza oggi la Fondazione dispone di un fondo rotativo di 12 milioni di euro, 10 milioni per la prevenzione e oltre 2 milioni per combattere l’usura.

La crisi e la pandemia

“La pandemia ha accentuato quanto già esisteva da tempo” spiega il presidente Amedeo Scaramella, “con la perdita del lavoro e la chiusura degli esercizi commerciali si è ingigantita questa bolla. Si sono trovate in difficoltà persone inimmaginabili fino a qualche anno fa”. Nuovi poveri, famiglie monoreddito finite in cassa integrazione o disoccupate e senza altri aiuti da parte dello Stato, sono i più esposti al rischio di cadere nelle mani degli strozzini.

Il martedì, i volontari ricevono i candidati, ascoltano la situazione ed effettuano controlli discreti. Il giorno successivo, un comitato esamina il caso e presenta una raccomandazione al Consiglio d’amministrazione. Il Consiglio si riunisce il giovedì e decide se sostenere la richiesta di prestito e il livello del prestito.

Si tiene presente l’ordine di richiesta e di urgenza, il numero dei componenti del nucleo familiare, la serietà della ragione dell’indebitamento, il suo senso di responsabilità, l’accertamento della situazione relativa al debito, la capacità di rimborso in base ai redditi disponibili, accreditabili, di stipendio e/o di pensione, la prospettiva di sottrarlo all’usura. “Coinvolgiamo la famiglia” spiega Scaramella, “per intestare la pratica ad un familiare che abbia un reddito minimo disposto ad aiutare il parente in difficoltà”.

Oltre cento esperti volontari

All’interno della Fondazione operano e collaborano oltre 100 esperti nel campo bancario, finanziario e legale, tutti volontari a titolo gratuito.
Non meno di 2 milioni e mezzo di euro i fondi erogati ogni anno senza nessun obbligo di denuncia degli usurai. L’impegno di p. Rastrelli è stato determinante nella promulgazione della legge sulla prevenzione al fenomeno dell’usura. Il gesuita è morto nel 2018, ma la sua opera continua e cresce.

Oggi sono 31 i “centri” in Italia, ciascuno con proprio statuto legale, rappresentati da una “Consulta Nazionale”. Più di 5 mila famiglie, su 12 mila domande, quelle aiutate dalla realtà di Napoli, coinvolta fortemente in attività educative e di prevenzione. La Fondazione fa parte del Jesuit Social Network che dal 2004 mette in rete le 39 attività sociali, promosse dalla Compagnia di Gesù in Italia.

 

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