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Astalli, un anno al fianco dei rifugiati

Presentazione di un libro presso la comunità dei gesuiti di Villapizzone a Milano

Il Centro Astalli ha presentato il Rapporto annuale 2020: uno strumento per capire attraverso dati e statistiche quali sono le principali nazionalità degli oltre 20mila rifugiati e richiedenti asilo assistiti, di cui 11mila a Roma; quali le difficoltà che incontrano nel percorso per il riconoscimento della protezione e per l’accesso all’accoglienza o a percorsi di integrazione.


 

Il quadro che ne emerge rivela quanto oggi sia alto il prezzo da pagare in termini di sicurezza sociale per non aver investito in protezione, accoglienza e integrazione dei migranti. E mostra come le politiche migratorie, restrittive, di chiusura – se non addirittura discriminatorie – che hanno caratterizzato l’ultimo anno, acuiscono precarietà di vita, esclusione e irregolarità, rendendo l’intera società più vulnerabile.

Nel 2019 solo 11.471 migranti sono approdati nel nostro Paese (facendo registrare un calo di oltre il 50 per cento rispetto al 2018 e del 90 per cento in relazione al 2017). «Abbiamo più volte denunciato, anche con le organizzazioni del Tavolo nazionale asilo, che la diminuzione degli arrivi è soprattutto legata all’incremento delle operazioni della Guardia costiera libica: nell’ultimo anno 8.406 persone intercettate nel Mediterraneo sono state riportate in Libia e lì detenute in condizioni che le Nazioni Unite definiscono inaccettabili», dice padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli. Altissimo il tasso di persone che hanno perso la vita in mare. La traversata dalla Libia, dove si stima che un migrante ogni trentatré muoia, si conferma la rotta più pericolosa del Mediterraneo.


Secondo l’Alto commissariato Onu per i rifugiati a livello mondiale circa 71 milioni di persone nel 2019 si sono trovate nella condizione di dover lasciare la propria casa in fuga da guerre, persecuzioni, calamità naturali. Un numero mai così alto nell’età contemporanea. «Una cifra terribile che continua ad aumentare», ha detto nel suo intervento in streaming l’alto Commissario per i rifugiati Filippo Grandi. In Europa i rifugiati sono oltre 25 milioni, più della metà bambini, molti senza famiglia. Nel 2020 il diffondersi della pandemia ha reso il quadro internazionale ancora più drammatico. «Il 90 per cento dei rifugiati vive in Paesi dove le strutture sanitarie sono fragilissime», ha detto il commissario Grandi. «La diffusione del virus sarebbe catastrofica. Per questo chiediamo ai tutti i Paesi di includere migranti e rifugiati sia nelle campagne di prevenzione che in quelle per proteggere economicamente gli strati più fragili della popolazione». Le misure di sicurezza messe in atto contro la pandemia, che hanno portato a chiudere porti e frontiere, siano «ragionevoli e soprattutto provvisorie», ha aggiunto l’Alto Commissario. «Non si possono voltare le spalle a chi fugge in cerca di sicurezza. È possibile garantire sia la salute pubblica che proteggere i rifugiati».


Il Rapporto annuale 2020 descrive il Centro Astalli come una realtà che, grazie agli oltre 500 volontari che operano nelle sue 7 sedi territoriali (Roma, Catania, Palermo, Grumo Nevano-NA, Vicenza, Trento, Padova), si adegua e si adatta ai mutamenti sociali e legislativi di un Paese che fa fatica a dare la dovuta assistenza a chi, in fuga da guerre e persecuzioni, cerca di giungere in Italia.

Ad arricchire la pubblicazione di quest’anno l’inserto fotografico “Rifugiati: ai confini dell’umanità” con gli scatti di Francesco Malavolta.
Un racconto fatto di immagini di migranti lungo le rotte del Mediterraneo: salvataggi in mare, fatica, viaggi in cerca di salvezza, di uomini e donne che ci portano in dono il coraggio e la speranza in un futuro insieme. Le foto sono commentate da Alessandro BergonzoniMelania MazzuccoLuciano Manicardi.

– Sintesi del Rapporto annuale 2020
Intervento di P. Camillo Ripamonti
Infografiche Rapporto annuale 2020 Alcune sottolineature– Introduzione “2019: siamo tutti sulla stessa barca”
– La storia di Bashir
– La storia di Charity
– La storia di Cedric
– La storia di Lamine
– La storia di Sussy

Foto Rete del Centro Astalli ph. Lucrezia Lo Bianco
– Foto Centro Astalli ph. Francesca Napoli
– Inserto fotografico: “Rifugiati: ai confini dell’umanità”

– Sintesi del Rapporto annuale in inglese
– Intervento S.Em.za Mario Zenari in inglese
– Introduzione del Rapporto annuale “2019: we are on the same boat”

Scarica il Rapporto annuale 2020

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