Siria. Il progetto del Magis per le famiglie dei profughi
Ad Antiochia, a sud della Turchia, dove decine di migliaia di rifugiati siriani vivono in condizioni difficili, il Magis sostiene un Centro psicosociale ed educativo per i bambini e le loro famiglie
Il 15 marzo il conflitto in Siria è entrato nel quarto anno. Una guerra civile che ha portato con sé una gravissima crisi umanitaria. Secondo l’ultimo rapporto di Amnesty International, ha causato 200mila morti, la stragrande maggioranza civili, principalmente in attacchi compiuti dalle forze governative. Quasi 8 milioni di persone sono sfollate in territorio siriano. Circa quattro milioni sono fuggite dalla Siria trovando rifugio in altri Paesi.
A pagare il prezzo più alto dei combattimenti sono i bambini. Secondo i dati forniti dall’Unicef, l’agenzia Onu che si occupa dell’infanzia, sono 14 milioni i minori in Medio Oriente che soffrono le conseguenze del conflitto in corso in Siria e Iraq. In Siria, la situazione è sempre più disperata: 5,6 milioni di bambini sono intrappolati nel Paese. Tra questi, due milioni vivono in aree tagliate fuori dall’assistenza umanitaria a causa dei combattimenti o di altre ragioni, e 2,6 milioni sono quelli che non possono frequentare la scuola. Al di fuori dei confini nazionali, almeno due milioni di bambini siriani vivono come rifugiati in Libano, Turchia, Giordania e in altri Stati. Intanto, anche in Iraq la crisi umanitaria si fa sempre più grave, tanto da costringere oltre 2,8 milioni di minori ad abbandonare le proprie case, mentre molti altri sono rimasti intrappolati in aree controllate da gruppi armati.
Di fronte a questa situazione drammatica, i gesuiti italiani hanno attivato un progetto nella zona di Antiochia, a sud della Turchia, dove decine di migliaia di rifugiati siriani vivono in condizioni difficili. Lì il Magis, l’Ong della Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù, sostiene un Centro psicosociale ed educativo dove i bambini e le loro famiglie possono accedere ad attività psico-educative, ricreative, artistiche e sociali finalizzate alla riabilitazione e alla riduzione delle crisi, allo sfogo della tensione e dell’ansia accumulata dalla situazione di conflitto. Grande attenzione è dedicata ai bambini con il sostegno psico-sociale e la realizzazione di attività didattiche, artistiche e ricreative finalizzate alla riduzione delle crisi, allo sfogo della tensione e ansia accumulata dalla situazione di conflitto vissuta. Si tratta di attività formative non formali che cercano anche di colmare la lacuna scolastica dovuta al divieto dei bambini siriani di accedere alla scuola turca.
Il Magis inoltre sostiene le attività promosse dall’Associazione Al Khalil – L’amico di Dio e alla Confederazione monastica al-Khalil impegnate nel favorire l’armonia islamo-cristiana a partire dall’area mediterranea, la vita e le attività dei diversi monasteri (Deir Mar Musa e Mar Elian in Siria, Deir Maryam in Kurdistan e San Salvatore a Cori in Italia).
È possibile sostenere il progetto. Vuoi sapere come fare? Clicca qui
