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Senti la chiamata di Dio? Preferenze Apostoliche Universali

Le preferenze apostoliche universali dei gesuiti

Prodotto dall’Ufficio comunicazione della Curia generale su discernimento, esclusi, giovani e casa comune.

Il video sulle preferenze apostoliche universali presentato dal Generale, sottotitolato in italiano.

Le priorità apostoliche universali propongono orizzonti, punti di riferimento. Orientano tutta la Compagnia, catturano l’immaginazione, risvegliano desideri e uniscono nel servizio nella missione. Nate o meglio suggerite dallo Spirito, richiedono attenzione particolare e risorse nuove.

La promozione del discernimento e degli esercizi spirituali, priorità per la Chiesa intera: “Il mondo di oggi pone molte scelte. Siamo in una società secolare in cui è possibile chiedersi in profondità e scegliere liberamente la sequela di Gesù” sottolinea il Padre Generale nella lettera di accompagnamento alle preferenze. “Dobbiamo aiutare le persone a trovare Gesù e seguirlo nella libertà. In questo gli esercizi spirituali di Sant’Ignazio di Loyola sono strumento privilegiato”.

Camminare con gli esclusi, i poveri, i più vulnerabili: “innanzitutto avvicinarsi a loro e promuovere quindi azioni di giustizia sociale per riconciliarci con Dio, gli altri, il creato”. Ambiti che includono la formazione politica, “con la promozione di organizzazioni sociali impegnate nella ricerca del bene comune, contrastando le disastrose conseguenze delle varie forme di neoliberismo, fondamentalismo e populismo” e il tema degli abusi.

Accompagnare i giovani verso un futuro pieno di speranza: “sono loro stessi ad aiutarci a comprendere meglio il cambiamento di epoca che stiamo vivendo. Diamo spazio alla loro creatività in cui è favorito l’incontro con il Dio della vita, spazio al discernimento percorso per la felicità”.

Infine trovare formule alternative allo sfruttamento della casa comune, “che danneggia i più vulnerabili, come i popoli indigeni costretti ad emigrare, agricoltori e abitanti delle periferie urbane, mettendo a rischio la vita delle generazioni future”. Occorre promuoverne una rinnovata cura, uscendo da individualismo e immobilità.

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