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Il Kairos, un tempo spirituale per i giovani, tra Albania e Kosovo

Dal 16 al 19 febbraio 26 ragazzi della scuola “Pjeter Meshkalla” di Scutari in Albania hanno vissuto l’esperienza profonda del ritiro spirituale “Kαıpóϛ (Kairos)”, insieme anche ad alcuni compagni della scuola Loyola del Kosovo.

Questa esperienza era già iniziata nel mese di ottobre quando 7 dei ragazzi di Scutari (Kristi, Paola, Xhovana, Xhiulia, Enea, Anna e Kristian), accompagnati dal maestro Federico e dalla signora Flora, hanno partecipato al Kairos insieme agli studenti delle scuole di tutta la rete.

Ritornati in Albania pieni di entusiasmo per tutto quello che avevano vissuto e ricevuto, hanno incominciato a trovarsi e a lavorare per pensare a come proporre agli altri ragazzi quel “tempo favorevole” e “tempo di grazia” di cui essi stessi, per primi, avevano fatto tesoro.

Infatti, i “leader” trovati “nel campo” hanno messo in atto tutto il loro impegno con gioia e responsabilità, e anche con un po’ di timore (in quanto si trattava della prima esperienza), nel trasmettere il meglio possibile il kairos ai loro amici e compagni, che avevano scelto di partecipare e per cui tutto era una continua sorpresa.

I ritmi del kairos sono fitti e intensi: tempo di riflessione, di silenzio, di testimonianza, di preghiera e di condivisione, di conoscenza e di amicizia… sono questi alcuni dei momenti che hanno composto il kairos che i ragazzi partecipanti, sostenuti e accompagnati dai leader e dagli adulti, hanno vissuto durante quei quattro giorni.

Inoltre questa esperienza è stata arricchita anche dalla preziosa presenza di alcuni ragazzi della scuola Loyola del Kosovo, accompagnati dai loro animatori, i quali, pur essendo alla prima esperienza di questo tipo, si sono impegnati a entrare nel clima del kairos e dell’amicizia con i loro amici. Un clima di collaborazione che si spera possa continuare e rafforzarsi nel tempo fra gli studenti delle due scuole.

“Prima di partecipare a questa esperienza – racconta una ragazza – non pensavo che potesse influenzare così profondamente la mia vita. Ora, grazie al kairos, ho risposto ad alcuni interrogativi che portavo dentro di me e sono riuscita a conoscere di più me stessa, a relazionarmi di più con gli altri e anche ho rafforzato l’amicizia con Dio. Durante questi quattro giorni ho sperimentato emozioni indimenticabili, che rimarranno nella mia mente e nel mio cuore come i ricordi più belli vissuti in questa età”.

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