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A Scampia pranzo di solidarietà con i rom

Padre Pizzuti, della comunità dei gesuiti che vive a Scampia, racconta il Natale celebrato con le famiglie Rom

Promosso dalla rete antirazzista napoletana, dal Comitato “Abitare Cupa Perillo” con la collaborazione del ristorante etnico “Chikiù”, per manifestare in questi giorni festivi la vicinanza alle famiglie Rom provvisoriamente attendate da quattro mesi nell’Auditorium della Vlll Municipalità, nell’ampio ingresso di questo Auditorium si è svolto un pranzo di solidarietà allietato da vivande, musiche e danze jugoslave. Erano presenti oltre ai componenti dell’Associazione “Chi rom e …chi no”, volontari del centro di formazione “Alberto Hurtado con il responsabile p. Sergio Sala SJ e amici della rete antirazzista. Nei giardini antistanti la Municipalità è stato piantato una giovane quercia significativa per le popolazioni serbe e bene augurante.

Alla fine del pranzo c’è stata la cerimonia del pane, quasi un’ eucarestia laica, in cui il giovane padre che celebrava il rito ha invocato dal Signore nell’anno a venire non solo pane, ma soprattutto un’abitazione degna per queste famiglie. P. Domenico Pizzuti all’inizio ha invocato da parte sua la benedizione dell’unico Dio di Abramo, Gesù Cristo e del Profeta Maometto. Bisogna rilevare che pur in mezzo ai disagi di questa sistemazione provvisoria (si fa per dire) si è cementata una comunità di vita tra queste famiglie, che stanno danno un’ esempio di civiltà con la manutenzione e cura di questa struttura.

“A pasqua saremo ancora qui mi ripeteva una Rom…se non provvediamo noi”. La sfiducia è dettata da quattro mesi di incontri del Comitato “Abitare Cupa Perillo” con l’Assessore al Welfare ed altri assessori del Comune napoletano che non hanno prodotto a questa data un dettagliato cronoprogramma degli interventi a favore delle famiglie Rom di Cupa Perillo (circa 650 persone) colpite dal violento e doloso incendio del 27 agosto. Da settimane sentiamo dire che per la Caserma Boscariello il Comune ha tutte le autorizzazioni per procedere ma non si aggiunge altro, anche perchè dopo una sistemazione che doveva durare settimane a questo punto non si è più accreditati a proporre la tendopoli nella Caserma… Ieri è stata inaugurata la Biblioteca di Scampia in una struttura scolastica ristrutturata in due mesi da rifugiati, detenuti in affido, studenti. Il Comitato aveva più volte proposto un sostegno per un anno all’abitazione per le famiglie Rom sistemate nell’Auditorium (47 persone per 9 nuclei familiari) per cui sembrava non ci fossero opposizioni di principio. Le soluzioni all’abitare, come è noto, anche per i Rom sono plurali, ed il Comitato le ha indicate fin dall’inizio della sua costituzione. Non si comprende se manchi una fantasia politica, una poca conoscenza di altre esperienze del nostro paese, un vera determinazione di risolvere il problema abitativo delle popolazioni Rom nel nostro territorio dopo due/tre decenni di permanenza. A quale Dio o santo dobbiamo affidarci?

Domenico Pizzuti SJ, 23 dicembre

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