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Roma. Rapporto Annuale del Centro Astalli: raddoppiati gli utenti

Il Centro Astalli ha presentato questa mattina il Rapporto annuale 2012. Una fotografia aggiornata sulle condizioni di circa 32.600 richiedenti asilo e rifugiati che durante il 2011 si sono rivolti alla sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati e hanno usufruito dei servizi di prima e seconda accoglienza che l’Associazione gestisce.

Per ogni settore, il Rapporto contiene statistiche e commenti con cui si cerca di fotografare la presenza di migranti forzati che da gennaio a dicembre 2011 sono entrati in contatto con l’Associazione.

Il dato più rilevante che emerge dal Rapporto è l’aumento significativo di migranti che si sono rivolti al Centro Astalli. Rispetto all’anno precedente il totale dei pasti distribuiti alla mensa è pressoché raddoppiato, con una media giornaliera di pasti offerti superiore alle 400 unità. Un simile aumento, che peraltro non si discosta da quanto fatto registrare dalle altre mense sociali di Roma è dovuto a diversi fattori. Su tutti l’interruzione della politica dei respingimenti e la grave crisi economica, che si è abbattuta con maggior violenza sui soggetti più vulnerabili come i rifugiati.

Sempre numerose, tra le persone incontrate, le vittime di tortura: ne sono state individuate e assistite 363, per la maggior parte provenienti da Paesi africani.

Il Rapporto, oltre a contenere un resoconto di un anno di attività del Centro Astalli, vuole essere uno strumento per capire quali sono le principali nazionalità dei rifugiati che giungono in Italia per chiedere asilo. Quanti di loro riescono a ottenere il riconoscimento dello status di rifugiato o la protezione umanitaria. Quanti hanno rischiato la vita affrontando viaggi per mare o per terra ai limiti della sopravvivenza per giungere in Europa.

Il Rapporto annuale 2012 descrive il Centro Astalli come una realtà che, grazie agli oltre 400 volontari, si adegua e si adatta ai mutamenti sociali e legislativi di un Paese che stenta a dare la dovuta assistenza a chi, in fuga da guerre e persecuzioni, cerca di giungere in Italia in cerca di protezione.

Ad arricchire il Rapporto annuale 2012 le vignette satiriche di Vauro Senesi (vignettista e scrittore) gentilmente donate dall’autore.

Sono intervenuti alla presentazione del Rapporto P. Giovanni La Manna (Presidente Centro Astalli) che introducendo i lavori ha sottolineato l’urgenza di garantire standard d’accoglienza dignitosi a coloro che giungono nel nostro paese in cerca di protezione: “il diritto d’asilo ancora oggi non è un diritto acquisito. Il paese fa ancora fatica a riconoscere in chi chiede protezione da guerre e persecuzioni vittime incolpevoli di atroci dittature e sanguinose guerre civili. Questo ci rende corresponsabili della sorte di milioni di persone che rischiamo al vita tentando di giungere in Europa.

Berardino Guarino (Direttore dei Progetti Centro Astalli) ha presentato i dati del rapporto, fotografando in mondo puntuale un anno di lavoro a fianco di richiedenti asilo e rifugiati. Nel suo intervento ha analizzato le principali questioni che nel 2011 hanno interessato il paese sui temi legati a immigrazione e asilo. Presentando statistiche e progetti ha cercato di dare un volto alle decidine di migliaia di persone incontrate durante l’anno nelle varie sedi del Centro Astalli: “Un anno importante in cui ci siamo lasciati alle spalle l’orrore dei respingimenti e ci siamo trovati ad affrontare l’arrivo di persone dal Nord Africa. Ancora una volta un fenomeno per dimensioni assolutamente gestibile da qualsiasi paese civile è diventato in Italia un’emergenza senza precedenti”.

Mons. Giancarlo Perego (Direttore generale Fondazione Migrantes), ritorna anche lui sulla gestione degli arrivi: “L’Emergenza del Nord Africa che ha portato 62.000 persone arrivare in Italia nel 2011 via mare ha visto l’incapacità dell’Europa di costruire un percorso di protezione internazionale condiviso, dimostrando la debolezza della democrazia europea”.

Il Centro Astalli in cifre:

Utenti: 32.600 di cui 21.000 a Roma
Volontari: 455
Operatori: 51
Vittime di tortura assistite: 363
Associazioni della rete Centro Astalli: 8

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