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Roma.”Non esistono i clandestini, esistono i destini”

Il 13 febbraio, presso la Chiesa di Sant’Andrea al Quirinale, si è svolto l’incontro pubblico “Non esistono i clandestini, esistono i destini” con lo scrittore Erri De Luca e Laura Boldrini, Portavoce Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. In un clima di grande informalità e calorosa partecipazione i due hanno animato una “chiacchierata” sul diritto d’asilo e sulla presenza dei rifugiati in Italia.
Nell’ambito della serata è stato presentato REFUGEE scART [Spostamenti Coraggiosi Aiutando Riciclo Terra], un progetto di inserimento lavorativo per i rifugiati realizzato da Fondazione Spiral, Centro Astalli e Laboratorio53 con il patrocinio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. A parlarne sono stati gli stessi rifugiati impegnati nell’ambito del progetto, che hanno voluto condividere con il pubblico la loro storia di persecuzione nei Paesi di origine e il viaggio verso l’Italia.
Laura Boldrini, (UNHCR), dice di REFUGEE scART: “L’idea è semplice e di grande utilità sociale: si ripuliscono le strade dalla plastica e si riciclano i materiali di scarto generando lavoro che permette ai rifugiati di rifarsi una vita. Ci guadagnano tutti: i cittadini e i rifugiati. REFUGEE scART è ancora all’inizio ma guarda lontano”. Erri De Luca dice di REFUGEE scART: “In un locale offerto dalla solidarietà pura una squadra di rifugiati raccoglie plastica buttata via e la trasforma in oggetti utili e anche belli. Un laboratorio di pochi utensili dà scopo, dignità e valore alle loro mani buone a tutto. In un solo mese Spiral Foundation ha aperto un’altra breccia nel muro dell’isolamento facendo circolare l’aria fresca della fraternità. Progetti come REFUGEE scART sono atti di fraternità che suscitano imitazione ed entusiasmo e realmente trasformano la società”.
Durante l’incontro De Luca e Boldrini hanno preso spunto per la loro conversazione dal libro Terre Senza Promesse a cura del Centro Astalli (Avagliano editore), una raccolta di 10 storie di rifugiati dal Corno d’Africa che raccontano i motivi della loro fuga, le persecuzioni subite in Libia e la traversata del Mediterraneo per arrivare in Italia. Erri De Luca ha contribuito con un testo inedito alla realizzazione del libro: “Ragazzo la tua storia è vagabonda come il mondo. Tu sei l’Africa da dove siamo partiti tutti e continuiamo a farlo…”

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