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Gesuiti News Roma. “La crisi dell’Italia, nuova frontiera dei gesuiti”
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Roma. “La crisi dell’Italia, nuova frontiera dei gesuiti”

La crisi dell’Italia è la nuova frontiera in cui la Compagnia di Gesù rinnova il suo slancio missionario: è questa una delle conclusioni dell’VIII Congregazione Provinciale della Provincia d’Italia, tenuta a Roma dal 2 al 6 gennaio. La Congregazione, formata da 56 gesuiti eletti dalla base, ha scelto P. Roberto del Riccio SJ come rappresentante per la prossima Congregazione dei Procuratori, che si terrà a Nairobi nel prossimo luglio. E ha inoltre risposto, secondo quanto richiesto dal Padre Generale, alla domanda se indire o meno una Congregazione Generale, esprimendosi per il “non convocare”.
Due novità hanno caratterizzato l’evento.
1) La Congregazione è stata seguita all’esterno attraverso il live twitting e un blog con materiale multimediale pubblicato quotidianamente. Sono state raggiunte circa 7500 persone. Almeno 500 hanno seguito direttamente lo svolgersi quotidiano dei lavori. È la prima volta che la Compagnia di Gesù rende accessibile all’esterno le sue dinamiche interne di governo: una “rivoluzione” che vuole valorizzare al massimo quei fermenti generativi che interessano anzitutto i giovani, in particolare il popolo della rete.
2) Gli argomenti della Congregazione sono stati riconfigurati dalla crisi che sta attraversando il nostro Paese. Durante i lavori dell’assemblea è emerso con forza il desiderio di partecipare pienamente alla fase drammatica che il nostro Paese sta attraversando. “Confermiamo l’impegno a contribuire, secondo la logica evangelica, con le nostre risorse, capacità e sforzi a una convivenza più umana”, ha dichiarato la Congregazione.
Sul versante della formazione dei giovani gesuiti, si è proposto di intensificare lo studio dell’economia e della politica per leggere i fenomeni in atto e interpretarli meglio alla luce del Vangelo. “La nostra riflessione in campo intellettuale sta elaborando un’intelligenza della fede capace di rinvenire le istanze più feconde della cultura contemporanea, soprattutto nel campo filosofico-teologico e nell’analisi socio-politica”.
Sul versante delle scuole, la proposta educativa insiste su un’eccellenza accademica nell’orizzonte di una formazione integrale della persona, capace di impegnarsi responsabilmente nella società per un mondo più giusto. “In generale ci impegniamo ad accompagnare i giovani in questo tempo di precarietà e di frustrazione delle attese, favorendo opportunità di aggregazione e accompagnamento personale. Rimane una nostra priorità formare i laici a una coscienza matura, cioè libera e capace di scegliere come credenti adulti nel confronto costante con la persona di Gesù Cristo”.
In campo sociale, il Jesuit Social Network (rete di associazioni di ispirazione ignaziana impegnate socialmente) con la sua azione diretta e di advocacy, sta affrontando fattivamente situazioni di disagio, soprattutto con persone immigrate e carcerate. “In questo modo, la Compagnia di Gesù si percepisce come espressione della Chiesa tesa a favorire quell’umanesimo profetizzato dal Concilio Vaticano II, di cui quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario. Un nuovo umanesimo che, sfidando le tendenze egoistiche, xenofobe e ideologiche, crei pazientemente le condizioni per un dialogo capace di far partecipare tutti gli interlocutori sociali alla ricerca del bene comune”.

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