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Roma. Il saluto di padre Lombardi alla Radio Vaticana

Missione, conversione, comunione. Sono i tre punti forti dell’omelia che padre Federico Lombardi ha pronunciato il 29 febbraio nella chiesa di Santa Maria in Traspontina, in occasione della conclusione del suo servizio come direttore generale della Radio Vaticana

In un clima di grande intensità spirituale e sincera commozione, padre Federico Lombardi ha celebrato nella Chiesa di Santa Maria in Traspontina la Messa di ringraziamento a conclusione del suo servizio di 25 anni alla Radio Vaticana. Nella Chiesa, a pochi passi dalla sede dell’emittente pontificia, si sono raccolti non solo i dipendenti della Radio, né sono mancati molti colleghi in pensione, ma pure molti giornalisti e dipendenti di altri enti vaticani che hanno collaborato con padre Lombardi in questi 5 lustri di servizio alla “Radio del Papa” e che hanno voluto ringraziare un grande servitore della Chiesa, impegnato nel vasto mondo della comunicazione sociale. Un servizio che padre Lombardi continua alla Sala Stampa della Santa Sede.

Missione della Radio Vaticana: portare il Vangelo ai confini della Terra
Nell’omelia, padre Lombardi si è soffermato su tre punti forti: missione, conversione e comunione. Innanzitutto, ha sottolineato che non bisogna mai perdere di vista, come comunicatori al servizio della Chiesa, quale sia la missione: annunciare la Parola di Dio a tutti. Per molti decenni, ha rammentato, il portare il Vangelo fino ai confini della Terra era rappresentato dalle antenne della Radio; ora, bisogna lavorare sui nuovi strumenti e nuovi linguaggi che possano portare la Buona Notizia fino ai confini geografici della Terra e alle periferie esistenziali. Questa è la missione, portare Gesù al cuore di tutti:

“Missione: mi pare bello anche per noi, pregare su questo tema; capire a che cosa siamo stati chiamati anche noi, nella nostra vita e con il nostro servizio. Gesù è venuto per questa salvezza fino ai confini della terra; la Chiesa continua la sua opera per questo; i Papi – il Papa – continua a servire questa missione; noi siamo stati chiamati a collaborare, nel nostro piccolo, a questa missione”.

Sempre necessaria conversione, essere disponibili e responsabili
Padre Lombardi ha, quindi, constatato che in molti – in questo momento di transizione per i media vaticani – vivono la situazione con un sentimento misto di disponibilità e di perplessità:

“Attenzione anche ai rischi, a volte, di sfiducia o di dubbio, di paura, a volte di divisione, a volte di chiacchiere portate dalle incertezze e dalla non conoscenza chiara del futuro. In questo tempo, in questa situazione che però è anche ricchissima di potenzialità, perché il Signore continua sempre a chiamarci nel nuovo, dobbiamo pregare e pregare molto; dobbiamo assumere l’atteggiamento giusto della disponibilità, della responsabilità, della speranza e della fiducia”.

In questo tempo quaresimale, dunque, ha ribadito che bisogna trovare nella preghiera le vie per servire al meglio nella missione a cui siamo stati chiamati.

Costruire una comunità di “comunicatori in uscita”
Infine, padre Lombardi ha messo l’accento sullo spirito di comunione che deve contraddistinguere questo momento di passaggio. Siamo chiamati, ha detto il nostro direttore generale, a costruire sempre più una “comunità di comunicatori”. Non bisogna aver paura, ha ribadito, incoraggiati da quanto ci chiede Papa Francesco di essere, anche nella comunicazione, una Chiesa in uscita, in movimento:

“Domandiamo veramente anche nella nostra preghiera, di continuare a costruire comunità e sempre di più, una comunità che adesso si trova in un momento anche di evoluzione e di cambiamento, perché sarà un po’ diversa da quella che abbiamo vissuto e costruito finora parlando di ‘Radio Vaticana’. E’ la comunità dei comunicatori al servizio della missione, in unione con il Papa, sotto la guida del nuovo Dicastero … Ecco, costruiamo pregando insieme a Gesù Cristo, la comunità più ampia di lavoro dei comunicatori”.

Di qui bisogna andare avanti con fiducia e speranza. Al momento delle intenzioni di preghiera, padre Lombardi ha così rivolto una pensiero proprio ai responsabili della Segreteria per la Comunicazione, mons. Dario Edorardo Viganò per primo, affinché svolgano al meglio quanto gli è stato affidato dal Papa. La celebrazione si è conclusa con il grazie di padre Lombardi ai presenti e a quanti erano vicini spiritualmente, accompagnato da un lunghissimo applauso dei presenti. (servizio di Alessandro Gisotti, Radio Vaticana)

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