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Roma. I martiri albanesi presto beati

Riconosciuto il martirio di tre Servi di Dio, i padri Giovanni Fausti e Daniel Dajani, e il fratello Gjon Pantalija

Il 26 aprile 2016, papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle cause dei santi a promulgare due decreti che riguardano membri della Compagnia di Gesù: il miracolo attribuito all’intercessione del venerabile padre John Sullivan, della Provincia irlandese; e il martirio di tre Servi di Dio, i padri Giovanni Fausti e Daniel Dajani, e il fratello Gjon Pantalija, tutti e tre dell’allora Provincia veneto-milanese e attivi in Albania. Riconosciuti il miracolo e il martirio, si potrà procedere alla solenne beatificazione dei quattro gesuiti, che dovrebbe avvenire nel corso dell’anno.

Il martirio collegò Giovanni Fausti, nato a Brescia (Italia) nel 1899, Daniel Dajani, nato a Blinisht (Albania) nel 1906, e Gjon Pantalia, nato a Prizren (Kosovo) nel 1887. Tre gesuiti con storie diversi, dal 1942 si trovarono insieme a Scutari, nell’Albania occupata dai tedeschi, dove l’Ordine gestiva il Pontificio Seminario e l’annesso Collegio Saveriano. Nel maggio 1945, nominato il padre Fausti vice-provinciale dei gesuiti in Albania, il padre Dajani gli succedette come rettore del seminario e del collegio. Il fratello Pantalia, in effetti l’uomo chiave del collegio, vi svolse molteplici ministeri, da professore a direttore del coro. Il 31 dicembre 1945 i due sacerdoti furono arrestati dai partigiani comunisti e dopo un processo sommario condannati a morte, sentenza eseguita mediante fucilazione il 4 marzo 1946 dietro il cimitero di Scutari mentre gridavano “Viva Cristo Re! Viva l’Albania!” Mezz’anno dopo venne arrestato il fratello Pantalija, senza clamore per non suscitare reazioni, e dopo selvagge torture incarcerato a Gjudahol. Nel tentativo di fuggire il gesuita, già ridotto in pessime condizioni, si spezzò le gambe e morì per mancanza di cure il 31 ottobre 1947.

John Sullivan nacque nel 1861 a Dublino, da padre protestante e madre cattolica. Fu educato nel protestantesimo ma nel 1896 si fece cattolico. Quattro anni dopo entrò nella Compagnia di Gesù e nel 1907 fu ordinato sacerdote. Fino alla sua morte avvenuta il 19 febbraio 1933 egli si impegnò come professore nel Collegio di Clongowes – egli sarà il primo beato della Compagnia dal mondo dei collegi – e come formatore dei giovani confratelli (1919-1924). Egli svolse anche un proficuo apostolato di predicazione e di assistenza a persone in varie difficoltà. Ancora oggi i malati di Dublino e dintorni chiedono di essere benedetti con il suo crocifisso, simbolo di guarigione e speranza. Così fece nel 1954 la signora Delia Farnham, poi miracolosamente guarita da una tumefazione del collo con effetti compressivi. La santità di padre John Sullivan è riconosciuta ugualmente dai cattolici e dagli anglicani.

 

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