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Roma. Festa per i nuovi locali del centro di accoglienza a San Saba

“Rispettare le persone nel bisogno significa aiutarle a riconoscere la propria dignità”, così p. Giovanni La Manna (presidente del Centro Astalli), giovedì 22 novembre, dà il via all’inaugurazione dei locali ristrutturati del Centro di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati “San Saba”.
Il centro è stato ristrutturato grazie al contributo della Regione Lazio nell’ambito del Piano Povertà e Sostegno all’Inclusione Sociale 2011 e di Fondazione BNL, che hanno consentito di ampliare e migliorare gli spazi preesistenti.
“Molto è cambiato – spiega Berardino Guarino (Direttore progetti Centro Astalli che ha moderato il tavolo dei relatori) – da quando, nel 1990, l’ex cinema parrocchiale ospitava alla meglio i rifugiati sudanesi e curdi che cercavano un riparo per la notte. Oggi il centro può accogliere fino a 34 uomini richiedenti asilo e rifugiati, in convenzione con Roma Capitale, ed è aperto 24 ore al giorno”.

All’evento di inaugurazione sono intervenuti, S.E. Mons. Guerino Di Tora, vescovo ausiliare di Roma, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, l’assessore regionale alle Politiche Sociali Aldo Forte, Paolo Mazzotto (presidente Fondazione BNL).
Nel 2011 il Centro San Saba ha ospitato 60 persone, per lo più giovani al di sotto dei 30 anni, provenienti da Africa e Medio Oriente. Come negli anni precedenti, la rappresentanza più nutrita è di origine afgana (38%). Seguono iraniani (13%) e iracheni (8%). Rispetto al passato, spiegano i responsabili della struttura, i tempi di permanenza degli ospiti hanno conosciuto «una maggiore stabilità e un sostanziale prolungamento». Le difficoltà a trovare un’occupazione, accresciute dalla crisi, sottolineano, «nonché l’allungamento dei tempi necessari per completare la procedura di riconoscimento, hanno reso ancor più lento e problematico il percorso verso l’autonomia».

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