Passa al contenuto principale
Gesuiti
Gesuiti in Italia, Albania, Malta e Romania
News
Gesuiti News Roma. Chi sono i gesuiti italiani che partecipano alla CG36
News

Roma. Chi sono i gesuiti italiani che partecipano alla CG36

Sono cinque i gesuiti italiani che partecipano alla Congregazione Generale. Di seguito brevi riflessioni di ciascuno sull’assise che si accinge a eleggere il 30mo successore di sant’Ignazio e una loro presentazione. 

 

P. Carlo Casalone SJ

P. Carlo Casalone SJ
P. Carlo Casalone SJ

“Il primo auspicio è che possiamo eleggere un padre Generale che aiuti tutti i gesuiti e le comunità
a vivere in prima persona con vigore la forza liberante del Vangelo.
Inoltre si tratta di ascoltare in profondità come i cambiamenti del mondo attuale ci sollecitano a ripensare la nostra missione,
con attenzione particolare alle trasformazioni in atto nella Chiesa.
Papa Francesco sta favorendo un rinnovamento ecclesiale nello spirito del Concilio Vaticano II in cui ci sentiamo coinvolti.
La dinamica promossa in Evangelii gaudium, la prospettiva della ecologia integrale descritta nella Laudato si’
e il ruolo cruciale affidato al discernimento nella Amoris laetitia toccano punti nodali del nostro carisma,
riguardo a cui la Compagnia può dare un importante contributo”.

Carlo Casalone SJ

Carlo Casalone nasce a La Spezia il 22 novembre 1956. Conosce la Compagnia attraverso le riviste Aggiornamenti Sociali e La Civiltà Cattolica e attraverso vari gesuiti assistenti ecclesiastici nel gruppo scout di cui fa parte. Frequenta la comunità di Villapizzone (Milano) per le letture bibliche e vi presta in seguito il servizio civile, subito dopo aver concluso la laurea in Medicina e Chirurgia (1981).

Proprio in quel periodo gli si presenta l’occasione di sperimentare gli Esercizi Spirituali nella vita quotidiana e, durante questo tempo di meditazione e di discernimento, matura la decisione di entrare nella Compagnia di Gesù.

Il 19 dicembre 1984 inizia il noviziato a Genova. Compie gli studi di Filosofia allo Scolasticato di Napoli e di Teologia a Bruxelles e a Parigi, e continua gli studi in teologia morale a Roma presso la Pontificia Università Gregoriana, risiedendo prima al collegio Bellarmino (1990-1992) e poi a La Civiltà Cattolica (1992-1994). Durante questo periodo a Roma viene ordinato sacerdote il 27 giugno 1992. La prima destinazione è a San Fedele a Milano (nel 1995), dove comincia a scrivere per la rivista Aggiornamenti Sociali, soprattutto di tematiche riguardanti la bioetica.

Nel 1999 è a Weston (USA) per il Terzo Anno di probazione. Il 29 settembre 2001 pronuncia a San Fedele (Milano) gli ultimi voti nelle mani dell’allora provinciale p. Vittorio Liberti.

Negli anni che seguono continua la sua attività di redattore della rivista Aggiornamenti Sociali e nel frattempo assume l’incarico di delegato dell’apostolato culturale della Provincia d’Italia e di consultore del Provinciale (fino al 2004). Nel 2001, considerato il suo impegno e interesse nel campo della bioetica, riceve dal Vaticano la nomina a consultore del pontificio Consiglio pastorale della salute.

Il 15 luglio 2004, il P. Generale lo nomina Superiore della comunità di San Fedele di Milano ed entra in carica il 14 settembre dello stesso anno. A questo impegno si aggiungono la presidenza della Fondazione culturale S. Fedele, la vicedirezione del periodico Aggiornamenti Sociali  e l’insegnamento all’Istituto “Arrupe” di Palermo. Dal 2008 al 2014 è Provinciale d’Italia della Compagnia di Gesù e delegato del Padre Generale per la rivista La Civiltà Cattolica. Dal 2014 è rettore del collegio dei professori della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, sezione san Luigi, dove è anche docente di etica teologica. Dal 2013 è presidente della Fondazione Carlo Maria Martini.

 

P. Jean-Paul Hernández SJ

p. Jean-Paul Hernandez SJ
p. Jean-Paul Hernandez SJ

“Entro in questa Congregazione Generale con l’emozione che ebbi all’età di 5 anni quando vidi per la prima volta mio fratellino neonato. Scruto, amo, temo, aspetto. Ed entro con alcune domande di fondo: perché se la Compagnia non esistesse “bisognerebbe inventarla”? Come vivere meglio quella povertà radicale che è la libertà di poter essere inviati ovunque? Come rispondere meglio allo scopo preciso che Sant’Ignazio dà alla Compagnia: “la difesa e propagazione della fede”?”

Jean-Paul Hernández SJ

Dalla scorsa estate è il coordinatore dei gruppi “Pietre vive” e insegna teologia alla sezione san Luigi della pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale e nella sezione beni culturali dell’Università Gregoriana. Nasce in Svizzera, il 16 aprile del 1968, da famiglia italo-spagnola. Dopo la doppia maturità  classica (spagnola e svizzera) alla scuola francese a Bienne (cantone di Berna), si laurea a Friburgo in Lettere antiche. In parallelo frequenta una scuola di giornalismo e lavora “part time” alla “Radio Svizzera Internazionale”. Partecipa a scavi archeologici in Svizzera e in Grecia, prima di entrare, nell’ottobre ’92,  nel Noviziato della Compagnia di Gesù a Genova. Fa il Baccalaureato in filosofia a Padova e tirocinio pastorale a Torino (insegnamento, servizio in centro ascolto per tossicodipendenti, pastorale giovanile). Il primo ciclo di studi teologici a Napoli si conclude con una ricerca sulla teologia dei mosaici del battistero di Napoli. Fa il secondo e Terzo ciclo di teologia a Francoforte (Hochschule Sankt Georgen). Riceve l’ordinazione presbiterale nel giugno del 2002. Nel 2004 inizia le attività di formazione e volontariato con il primo gruppo “Lebendige Steine” (“Pietre vive”). E le prime pubblicazioni su temi fra teologia e arte. Dopo il Dottorato di ricerca in teologia sistematica a Francoforte – un lavoro in lingua tedesca sulla teologia della Pasqua cristiana – arriva a Bologna nella comunità dei gesuiti del centro di spiritualità “Villa San Giuseppe”.  Abbastanza presto l’impegno a Bologna si divide in tre ambiti: Esercizi Spirituali (a Villa San Giuseppe e altri luoghi d’Italia), Pastorale Giovanile (in particolare come direttore del “Centro Poggeschi” e coordinatore dei gruppi giovanili “Rete Loyola”), insegnamento della teologia nella Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna (corso istituzionale di Grazia, di Escatologia e vari corsi legati a “arte e teologia”). Arriva a Roma nel 2004 e, dopo due anni come Cappellano dell’Università Sapienza, la scorsa estate è stato destinato al coordinamento di Pietre Vive e all’insegnamento a  Napoli, mantenendo la Residenza al Gesù di Roma. Tra le pubblicazioni Il corpo del nome. I simboli e lo spirito della Chiesa madre dei gesuiti e Antoní Gaudí: la parola nella pietra. I simboli e lo spirito della Sagrada Familia, entrambi editi da Pardes.

 

P. Federico Lombardi SJ

p. Federico Lombardi SJ
p. Federico Lombardi SJ

“La composizione della Congregazione Generale risponde al nuovo volto della Compagnia, che ha ormai il 60 per cento dei novizi e degli scolastici provenienti da Africa e dall’Asia. Questa situazione ci dice da un lato che la Chiesa e anche la Compagnia nelle regioni secolarizzate è ormai in condizione di minoranza e deve quindi essere consapevole che il panorama culturale in cui opera è cambiato e richiede una presenza capace di collocarsi in un modo differente nei confronti della società e della cultura. In positivo questo tipo di trend che vive la Compagnia lo vive anche l’intera Chiesa: la Compagnia accompagna la Chiesa nelle sue nuove direzioni di sviluppo e di missione. Intendo dire che il fatto di avere molti gesuiti africani è importante perché la Chiesa in Africa è in una fase di sviluppo molto dinamico e il Signore ci manda le forze per essere presenti là. Così come in Oriente, in Indonesia, in India, Giappone, Vietnam..paesi dove siamo minoranza e dove è forte l’esigenze del dialogo interreligioso… il fatto che abbiamo le forze di essere presenti in queste aree è una cosa bella, ci fa sentire vivi. Una ricchezza che condivideremo anche in questa Congregazione”.

Federico Lombardi SJ

E’ uno dei volti più conosciuti dei gesuiti italiani. Padre Federico Lombardi per dieci anni ha guidato la Sala Stampa vaticana, poi, il primo agosto agosto scorso, con lettera del segretario di Stato Pietro Parolin, è stato nominato presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione vaticana Joseph Ratzinger – Benedetto XVI. Piemontese, è nato a Saluzzo, il 29 agosto 1942. Ha compiuto gli studi primari a Torino e le scuole medie presso l’Istituto “Sociale” dei Padri Gesuiti. Entrato nel Noviziato della Provincia torinese della Compagnia di Gesù ad Avigliana (Torino) nel 1960, ha emesso i primi voti religiosi nel 1962.

Compiuti gli studi filosofici presso la Facoltà filosofica Aloisianum dei Gesuiti a Gallarate (Varese), conclusi con la Licenza in Filosofia, è stato assistente degli studenti del Collegio universitario diretto dai gesuiti a Torino. Dopo aver conseguito la laurea in matematica all’Università di Torino nel 1969, ha compiuto gli studi teologici in Germania, conseguendo la Licenza in Teologia presso la Facoltà teologica della Hochshule St. Georgen dei Gesuiti a Frankfurt am Main nel 1973. E’ stato ordinato sacerdote nel 1972.

Membro del Collegio degli Scrittori e poi Vicedirettore de La Civiltà Cattolica dal 1973 al 1984.

E’ stato Provinciale d’Italia dal 1984 e il 1990. Quindi, nel 1991, è stato nominato direttore dei programmi della Radio Vaticana, incarico mantenuto fino al 4 novembre 2005, quando ne diventa direttore generale fino al 2016. A partire dal 2001 è stato anche direttore del Centro Televisivo Vaticano fino al 2013. Per 10 anni, dall’11 luglio 2006 fino al 31 luglio 2016, è stato direttore della Sala Stampa della Santa Sede. L’ultima Congregazione Generale, la 35ma, nel 2008, lo ha eletto Assistente ad Providentiam (e quindi anche Consigliere generale) del Padre Generale.

 

P. Gianfranco Matarazzo SJ

p. Gianfranco Matarazzo SJ
p. Gianfranco Matarazzo SJ

“Il desiderio che mi accompagna è quello di fare una esperienza ‘genetica’ del nostro carisma, che lo sintetizzerei in alcune frasi programmatiche:  abbeverarci alle fonti evangeliche, ignaziane ed ecclesiali del nostro modo di procedere; rivivere l’unione degli animi; promuovere la nostra diversità interna; riappropriarci di uno stile di discernimento; abitare i confini e optare per il dialogo; testimoniare consolazione e speranza”.

Gianfranco Matarazzo SJ

Gianfranco Matarazzo è nato a Teano (Caserta) nel 1963. Dopo una laurea in giurisprudenza presso l’università di Napoli, la specializzazione in diritto amministrativo e scienza dell’amministrazione e l’abilitazione forense, è entrato nel noviziato di Genova nel 1993. Ha proseguito la sua formazione a Padova per lo studio della filosofia dal 1995 al 1997. Quindi ha fatto due anni di magistero a Grottaglie. Ha frequentato il primo ciclo di teologia presso la pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale – sezione S. Luigi di Napoli dal 1999 al 2002. È stato quindi destinato a Roma per la licenza in teologia morale alla Gregoriana, risiedendo presso la cappella dell’università “La Sapienza”, dove ha collaborato all’attività pastorale che vi si svolgeva. Il 10 maggio 2003 è stato ordinato presbitero. Inviato al Centro Arrupe di Palermo, vi ha ricoperto i ruoli di segretario dell’istituto, di tutor per gli studenti e vi ha insegnato materie etiche e giuridiche. L’anno successivo è divenuto economo dell’istituto e redattore di Aggiornamenti Sociali.
Nell’anno 2006 – 07 ha fatto la Terza Probazione a Weston negli Stati Uniti. Rientrato al Centro Arrupe a Palermo ha assunto i compiti di coordinatore didattico, di docente di etica pubblica e di diritto nell’istituto.
Nel 2009 dirige anche la “Scuola per assistenti sociali F. Stagno D’Alcontres” a Modica, risiedendo presso la comunità di Ragusa. L’8 dicembre 2009 pronuncia gli ultimi voti a Roma.
L’anno successivo è nominato direttore dell’Istituto Arrupe di Palermo, delegato per l’apostolato sociale e delegato per gli abusi. Dal 2010 al 2012 è anche stato consultore del presidente della Conferenza dei provinciali europei.

P. Antonio Spadaro SJ

p. Antonio Spadaro SJ
p. Antonio Spadaro SJ

«Mi attendo una Congregazione Generale realmente aperta alle sorprese di Dio e non troppo centrata su se stessa o sulle dinamiche interne della Compagnia. Essa ha davanti il forte appello di Papa Francesco, gesuita, che vive il suo ministero petrino come ministero di discernimento e di frontiera geografica e spirituale. Vorrei dunque una Congregazione che sappia raccogliere questo appello, e che dia impulso, coraggio e consolazione spirituale alla intera Compagnia — inclusi i più anziani — davanti alle grandi sfide per la fede e ai rapidi mutamenti culturali».

Antonio Spadaro SJ

Il direttore de La Civiltà Cattolica è nato a Messina nel 1966, dove si laurea in filosofia nel 1988. Consegue il dottorato di ricerca in Teologia a Roma, presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ha insegnato come professore invitato presso la Facoltà di Teologia e il Centro interdisciplinare di Comunicazione Sociale (2001-2011).

Nel 1998 ha fondato il laboratorio di scritture creative «Bombacarta» che ha sede in varie città italiane e tuttora prosegue nelle sue attività.

Dal 1998 è membro della redazione della rivista La Civiltà Cattolica per la quale ha pubblicato oltre duecento saggi. Dal 2009 al 2012 è stato rettore della Comunità del La Civiltà Cattolica. È stato nominato direttore della stessa rivista nel 2011.

Dal 2004 al 2009 è stato delegato per le attività culturali e intellettuali dei gesuiti italiani.  Dal 2007 al 2011 ha organizzato le conferenze e i seminari de La Civiltà Cattolica. Dal 2008 al 2012 è stato a capo del think tank «La sfida e l’esperienza». Nel 2011 Benedetto XVI lo ha nominato consultore del Pontificio Consiglio della cultura e Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali. Papa Francesco lo ha nominato come membro del «Vatican Media Committee». Ha partecipato ai due Sinodi (straordinario e ordinario) sulla Famiglia a titolo di membro di nomina pontificia. Dal 2012 è consulente per la Conferenza Episcopale Italiana dell’Unione librai ed editori cattolici italiani (Uelci). Ha al suo attivo numerose pubblicazioni di teologia, letteratura e cultura digitale. Nel 2013 ha realizzato una ampia intervista a Papa Francesco che è stata pubblicata in contemporanea su oltre 15 riviste dei gesuiti nel mondo.

Tra i suoi testi:
Svolta di respiro. Spiritualità della vita contemporanea, ed. Vita e pensiero.
Cyberteologia. Pensare il cristianesimo al tempo della rete ed. Vita e pensiero.
Antonio Spadaro, Carlos María Galli La riforma e le riforme nella Chiesa, Queriniana.

Ultime notizie
Esplora tutte le news