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Ripamonti: “L’Europa che si chiude a fortezza nega sé stessa”

Una lunga intervista del mensile Jesus a padre Camillo Ripamonti

Intervistato da Stefano Femminis, il presidente del Centro Astalli, associazione dei Gesuiti per i rifugiati, lancia l’allarme: «I tagli alle politiche sociali trasformano in nemico chi giunge da fuori. I diritti vengano prima di mercati e finanza».

«L’idea che ci siamo fatti come Centro Astalli è che il prestare sempre meno attenzione, in Italia e in Europa, alle fasce sociali più fragili si sta trasformando in un boomerang: quando i migranti arrivano sulle nostre coste incarnano loro malgrado un fantasma, quello dei rivali per aggiudicarsi risorse che sono già scarse sui nostri territori. L’immigrato, che già fa paura in quanto diverso da noi, si trasforma in un nemico che viene a sottrarre risorse. E quindi si scatena una guerra tra poveri. Certo, alcuni cavalcano molto abilmente queste paure, ma all’origine credo ci sia questo abbassamento del livello di attenzione per le fasce più fragili, il fatto di avere trascurato le politiche sociali».

Di seguito l’intervista a padre Ripamonti

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