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Ricette alcoliche in Archivio

A Natale, a Carnevale e Pasqua, sono molte le persone che realizzano e regalano liquori fatti in casa, si è sempre alla ricerca di spunti per ricette diverse dal solito. Dove andare a cercare ispirazione, se non in Archivio?

L’Archivio ci ha abituato a curiosità di ogni tipo, spesso legate alla tavola e ai menù che venivano serviti in comunità e nei collegi della Compagnia. Oggi ci stupisce ancora una volta e ci propone alcune ricette…alcoliche!

Nel corso del riordino di uno dei faldoni riguardanti Bassano del Grappa, dove i gesuiti avevano una comunità fino ad alcuni decenni or sono, è stata scoperta una fonte molto interessante e curiosa.

Si tratta del quaderno personale di Fratel Sartirana, fin qui nulla di strano, in Archivio abbiamo migliaia di fascicoli personali e almeno in uno su cinque si conservano lettere o quaderni di singoli gesuiti.

Un veloce accenno alla vita di Fratel Sartinara e al suo legame con Bassano ci aiuterà a svelare il mistero di questo quaderno.

Fratel Sartinara era dedito a molteplici attività da buon fratello gesuita, si era occupato fin dagli anni Sessanta della produzione del celebre Amaro S. Giuseppe, famoso a Bassano del Grappa e anche nel nord Italia, ancora oggi prodotto.

Il fratello era deputato alla preparazione, conosceva erbe, proprietà, miscele, tuttavia le sue conoscenze non erano limitate solo a questa ricetta ma ne conosceva molte altre, tutte diligentemente appuntate nel suo quaderno personale.

Questo, dopo la sua morte, è stato conservato nel faldone, insieme alle carte riguardanti l’Amaro e oggi restituisce tutta la sapiente arte della preparazione di liquori e infusi di cui era dotato il fratello.

Nel quaderno si possono trovare ricette per liquori un tempo molto d’uso come il Vov o l’alcolato d’arancio, o il più tradizionale liquore al caffè di cui in foto potete leggere la ricetta, l’acqua di Seltz, perfino la ricetta per la birra.

Non ci sono solo ricette di bevande alcoliche, se ne trovano anche altre come quella per l’insetticida, la pasta per lucidare le scarpe, una soluzione per ammorbidire il caucciù, sapone per imbalsamare le pelli, gesso per finto marmo.

Il quaderno, infatti, rispecchia tutte le attività del fratello, non solo impegnato nella distilleria con l’Amaro S. Giuseppe, ma dedito anche alla cucina e alle più disparate attività in casa, infatti troviamo la ricetta per rendere innocui i funghi velenosi, ammorbidire il caucciù e tante altre indispensabili per un’economia di riciclo e sostenibile.

Non ci sono ricette per pietanze, fa eccezione solo quella per le pignoccate, un dolce tipico del sud Italia che evidentemente aveva catturato l’attenzione del fratello e che forse avrà proposto ai suoi confratelli in comunità.

Infine, poiché i fratelli spesso erano anche abili infermieri e in grado di trovare il giusto rimedio per qualche piccola necessità in comunità, si segnalano le preparazioni per ridurre i calli, per alleviare la sciatica, per favorire la diuresi.

Speriamo di avervi dato qualche suggerimento con le ricette…alcoliche, provate a riprodurre l’amaro al caffè del Fratello e fateci sapere!

     Maria Macchi