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Pedro Barreto SJ, cardinale impegnato nella cura della vita e dell’ambiente

“Ho sempre voluto essere fedele alla mia vocazione gesuita e, a partire dal servizio nel Vicariato apostolico di Jaén (la sua prima sede episcopale, dal 2002 ndr), mi sono impegnato per la cura della vita e dell’ambiente”: così racconta, in una conversazione con l’Agenzia Fides, il Gesuita peruviano Pedro Ricardo Barreto Jimeno, Arcivescovo di Huancayo, che sarà investito della dignità cardinalizia durante il Concistoro del 28 giugno.

Huancayo (Agenzia Fides) – Mons. Barreto rivela che attribuisce al suo lavoro per la difesa della vita e della natura una possibile motivazione della decisione del Santo Padre. Spiega che la sua diocesi è situata “nel mezzo delle Ande del Perù, alle porte dell’Oriente peruviano”, amazzonico. L’impegno per la cura della vita e dell’ambiente lo ha portato ad essere uno dei fondatori della Rete Ecclesiale Panamazzonica (Repam) e suo primo vicepresidente. Ne è stato rappresentante presso il Celam (Consiglio Episcopale Latinoamericano) e la Santa Sede. Da Arcivescovo di Huancayo, ha promosso il “tavolo di dialogo per la soluzione integrale e sostenibile al problema di salute ambientale e lavorativa in La Oroya e nella valle del fiume Mantaro”, con oltre 60 istituzioni dello stato e della società civili, che presiede tuttora.
“Ho conosciuto Jorge Bergoglio nel 1980 – dice – quando era provinciale dei Gesuiti dell’Argentina, in occasione di un ritiro a Buenos Aires. Da allora siamo rimasti molto vicini”. In quell’occasione raccontò a Jorge Bergoglio che sua madre era nata a Buenos Aires e si era trasferita in Perù a 9 anni. Era dello stesso quartiere natale del futuro Papa, Flores. Così è cominciato tra i due un dialogo che continua, e che ha avuto come tappa importante la visita di Francesco a Puerto Maldonado, nell’Amazzonia peruviana, il 19 gennaio 2018.
Mauricio López, segretario esecutivo della Repam, ricorda a Fides che quando si cominciava a tessere una rete panamazzonica, mons. Barreto affermò: “Questa è una ispirazione dello Spirito Santo”. “Ha avuto coraggio nel dare priorità alla Rete e portarla avanti quando ancora non esisteva”, ricorda López. “Parlò dell’Amazzonia come fonte di vita per il mondo, e come parte delle preoccupazioni della Chiesa. Mons. Barreto è un profeta dell’ecologia integrale”. Anche grazie a lui, conclude, “oggi posso dire che la Repam è, come strumento, fonte e piattaforma, risposta a una chiamata di Dio per la cura della vita”.
La Rete ora si avvale del carisma gesuita e francescano di due cardinali: mons. Claudio Hummes, il presidente, e mons. Pedro Barreto, vicepresidente.
Nato a Lima il 12 febbraio 1944, Pedro Barreto entrò nella Compagnia di Gesù nel 1961 e fu ordinato sacerdote dieci anni dopo. Nella congregazione gesuita ha svolto incarichi legati all’educazione, alla pastorale giovanile e vocazionale ed è stato superiore di comunità. Vescovo dal 2002 a Jaén, è stato nominato da Giovanni Paolo II Arcivescovo di Huancayo nel 2004. Ha partecipato alla V Conferenza episcopale Latinoamericana di Aparecida (Brasile) del 2008. (SM) (Agenzia Fides 08/06/2018)

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