Notizie dall’Albania, dopo il terremoto
Il messaggio inviato da padre Zef dopo le scosse che hanno provocato morti e danni nel sud dell’Albania.
“Grazie a Dio stiamo bene, nelle nostre opere non abbiamo avuto danni, soltanto delle piccole crepe e, nella chiesa a Tirana, è venuto giù dell’intonaco”: cosi padre Zef Bisha SJ, coordinatore regionale dell’Albania e parroco del sacro cuore di Gesù a Tirana.
“La notte di lunedì alle 3:54 c’è stata una scossa di terremoto di 6.4 gradi della scala richter e di intensità 8-9 scala Mercalli nelle vicinanze di Tirana (25 km a Thumane). Si è sentito un boato forte e poi immediatamente tutto tremava, le scosse sono state due, una dopo l’altra. E’ successo di notte e tutti dormivano. I danni maggiori si sono verificati dove c’era l’epicentro. Alcuni palazzi vecchi sono crollati. Nella nostra parrocchia ci sono diverse famiglie che hanno avuto dei danni che diventeranno problemi con la pioggia.
Vorrei ringraziare tante persone che si sono resi disponibili per aiutarci e continuano a esserci vicini. Sentiamo molto vicino la Provincia e tanti collaboratori in questo momenti.
Grazie e buona giornata.
Zef”
“Come Superiore dei gesuiti in Albania, ribadisco ancor più in questo momento ai nostri amici albanesi la mia vicinanza ed il mio affetto in questa giornata di lutto. La sofferenza che ha colpito il vostro popolo è uno sprone per rimanere fedeli alla nostra missione a Scutari e Tirana”, ha scritto il Provinciale Eum, padre Gianfranco Matarazzo.
Le riprese nella chiesa dopo le scosse
La Provincia Eum in Albania ha due comunità: a Tirana, con la parrocchia Sacro Cuore e il centro polivalente p. Anton Luli; e a Scutari, con l’istituto p. Pjeter Meshkalla.
Di seguito l’intervista a padre Zef realizzato lo scorso anno sulle attività in Albania.
