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Non di solo studio vive il collegiale

Il collegio rimanda spesso ad un immaginario severo, fatto di restrizioni, regole e qualche punizione, eppure la vita e soprattutto i ricordi degli ex convittori delle scuole dei gesuiti, che ancora oggi si riuniscono annualmente, sono assai diversi.

Le carte conservate nel nostro archivio storico ci permettono di conoscere da vicino le materie scolastiche oggetto di studio da parte dei collegiali e ci rivelano anche tutte le numerose attività extra scolastiche – che li tenevano impegnati.Vediamone dunque alcune e immaginiamo quanto potesse essere piena e intensa la giornata del collegiale, servendoci della documentazione conservata nel fondo del Nobile Collegio Mondragone.

Dai banchi al palcoscenico: la recitazione

Oltre alle lezioni di latino, greco, filosofia, matematica e di tutte le materie in programma, l’attività principale che accompagnava le lezioni era legata al mondo del teatro, strumento storicamente utilizzato dalla Compagnia per l’educazione e la didattica.La recitazione era infatti considerata parte integrante dell’educazione nei collegi ed è ampiamente testimoniata nei fondi archivistici: fotografie, inviti alle esibizioni di fine anno, testi messi in scena, locandine.Il teatro, tuttavia, era solo una delle numerose discipline nelle quali i collegiali si impegnavano.

Dalla musica all’equitazione, c’è spazio anche per i rebus.

I collegiali studiavano musica, pianoforte ma anche strumenti a fiati e a percussione, e formavano delle vere e proprie orchestre; giocavano a tennis, si esibivano nella scherma e, almeno nell’Ottocento, si esercitavano come cavallerizzi. I collegi erano infatti destinati – almeno nella fase iniziale della loro attività – all’educazione dei nobili, come riporta la loro titolazione – Nobile Collegio di Mondragone, Collegio dei Nobili di Tivoli, Collegio dei Nobili di – quindi erano contemplate discipline e attività affini alla formazione degli aristocratici.Il collegiale poi si poteva dilettare negli scacchi e con tutti i rompicapi riportati nei giornalini scolastici: sciarade, rebus, indovinelli, oltre agli apprezzati racconti pubblicati a puntate.

Lo sport

Anche lo sport caratterizzava l’educazione dei ragazzi, Mondragone circondata dal parco, offriva uno spazio adeguato per l’esercizio fisico, si giocava a calcio in un’area che oggi ospita delle siepi proprio di fronte ad un portico decorato; sempre i giornalini scolastici riportano la cronaca delle partite e delle avvincenti sfide sportive, oltre alle gare di atletica e corsa dei sacchi sempre molto care ai ragazzi e praticate fino alla chiusura della scuola.Nel corso del tempo alcune di queste attività non sono state più praticate, le scuole si sono adeguate ai tempi, ma le corse dei ragazzi del Gonzaga di Palermo sui campi di calcio, o di quelli dei collegi di Birkirkara, Milano, Napoli e Torino non sono poi così diverse da quelle dei ragazzi di Mondragone o di Tivoli dei quali resta il ricordo e la memoria nelle carte nel nostro archivio.

Maria Macchi