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Nepal. Raccolta fondi: dopo l’emergenza, un piano di aiuti strutturato

In questo mese raccolti quasi 100mila euro attraverso il Magis. Dopo i primi interventi, l’impegno e la raccolta fondi della Compagnia di Gesù continua anche nel medio e lungo periodo. Sono infatti previsti interventi di sostegno di carattere educativo, edilizio e riabilitativo per i prossimi tre anni

E’ trascorso un mese dal primo forte terremoto in Nepal. Trenta giorni sono un lasso di tempo sufficiente per tracciare un primo bilancio e delineare un piano per un intervento strutturale a favore delle popolazioni locali.
Il sisma ha messo in ginocchio il Paese. Le vittime sono state 8.650, compresi i 154 decessi a causa della scossa di magnitudo 7,3 Richter del 12 maggio. I feriti sono 20mila. Si stima che oltre tre milioni di persone (su una popolazione di 31 milioni) abbiano bisogno di un’assistenza alimentare. Sono andati perduti circa tre miliardi di euro di riserve alimentari. Il numero degli edifici inagibili, secondo quanto riporta il ministro nepalese degli Interni, risulta ampiamente più alto di quanto previsto subito dopo le scosse: 494.717 case distrutte e 267.373 danneggiate. In particolare, sono state danneggiate 1.383 scuole.
Di fronte a questa emergenza, igesuiti nepalesi e quelli indianisi sono mobilitati fin dalle prime ore dopo la scossa. Nella prima fase dopo il sisma, gli interventi si sono concentrati in nove province. I religiosi e i loro collaboratori hanno portato alle popolazioni cibo, materiale per costruire rifugi, vestiario. Hanno anche allestito aule provvisorie nelle quali si sono tenute lezioni per i ragazzi.
Dopo questa prima fase la Compagnia di Gesù ha varato un programma di intervento per i prossimi tre mesi. Questo programma prevede la messa in sicurezza e la ristrutturazione delle abitazioni di seicento famiglie, il sostegno a 400 famiglie e la riparazione delle classi. Ma l’impegno continuerà anche nel medio periodo. Sono infatti previsti interventi di sostegno di carattere educativo, edilizio e riabilitativo per i prossimi tre anni.
Per sostenere questi progetti sono però necessari molti fondi. Per questo i gesuiti chiedono a tutti coloro che vogliono aiutarli, un contributo.Chi fosse disponibile può inviare loro fondi attraverso il Magis, che in questo primo mese, grazie alla generosità dei benefattori, al 22 maggio 2015 ha raccolto 99.237,00 euro.

E’ possibile sostenere l’Emergenza Nepal con una donazione su:
C/C postale 909010
C/C bancario iban IT25 D033 5901 6001 0000 0130 785
online magis.gesuiti.it
specificando nella causale “Emergenza Nepal”

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