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Nepal. I primi passi delle nuova missione a Tipling

Il bollettino della Curia generale riporta alcune notizie sui primi passi mossi dalla nuova missione di Tipling, nel Nepal Settentrionale, al confine con la Cina. Ecco come uno dei gesuiti descrive l’inizio delle attività: “Poco dopo l’arrivo, alcuni di noi hanno pensato a rendere la casa vivibile mentre altri sono andati a cercare qualcosa da mangiare. A sera la notizia del nostro arrivo si era già diffusa e sono cominciati a giungere i visitatori. Quello stesso pomeriggio Jiju ha iniziato il suo ministero pastorale pregando per un bambino malato. Poiché in cucina la situazione era ancora provvisoria, abbiamo ricevuto numerosi inviti a pranzo per i giorni seguenti, esperienza che ci ha fatto toccare con mano la leggendaria ospitalità Tamang. Il giorno dopo, sabato, abbiamo celebrato la liturgia della domenica, alla quale hanno assistito circa 30 persone.Tutto si è svolto in una buia e fredda stanza di proprietà di un parrocchiano di Baniyatar. Poiché anche con trenta persone la stanza era insufficiente, abbiamo deciso di celebrare la messa del sabato in una casa più grande. Adesso la messa la celebriamo in una casa dove partecipano circa 60 persone. La nostra messa serale giornaliera è frequentata da circa 30 fedeli, metà dei quali non sono cattolici ma cercano consolazione spirituale attraverso le nostre preghiere. Abbiamo iniziato le benedizioni serali delle case. Una volta terminate le benedizioni speriamo di iniziare i corsi di catechismo per bambini, adulti e anziani. Nel frattempo abbiamo celebrato il battesimo di un bambino a Lapdung e cinque a Thulogaon di piccoli i cui genitori sono già cattolici praticanti. Il giorno successivo al nostro arrivo siamo stati accolti calorosamente nella scuola dai capi dei villaggi e dagli insegnanti governativi (…). La calorosa ospitalità, l’entusiasmo dei bambini per lo studio, la fede semplice della gente che ci ferma per strada chiedendoci di pregare per loro, ci fa sentire che siamo là dove vogliamo essere e che stiamo facendo ciò che i nostri cuori hanno sempre desiderato fare”.

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