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Montecompatri. Quando formazione è anche imparare a collaborare

Dal 27 ottobre all’1 novembre 2012 si è tenuto, presso la casa di spiritualità S. Silvestro dei Padri Carmelitani Scalzi, a Montecompatri, sui colli romani, l’incontro annuale degli scolastici della Provincia d’Italia, cui hanno partecipato anche alcuni giovani gesuiti provenienti da Croazia, Polonia, Spagna, Ucraina e Ungheria, attualmente in formazione nel nostro Paese.  A partire dalle priorità indicate dal Padre Generale nei suoi ultimi interventi e in continuità con l’incontro dei “Giovani Padri” di fine agosto a Galloro, il tema proposto ha riguardato le dinamiche della collaborazione, con il supporto di un’équipe di consulenti esperti nel settore. Attraverso una serie di attività ludiche, i giovani gesuiti hanno potuto sperimentare concretamente, prima ancora che sul piano teorico, le difficoltà e l’inaspettato potenziale di un lavoro di gruppo. In una delle sessioni sono stati forniti strumenti utili per favorire uno scambio costruttivo d’informazioni e di feedback, in vista di una comunicazione più autentica e di una collaborazione più efficace. Uno spazio significativo è stato dedicato alla presentazione dei percorsi di scolasticato da parte dei gesuiti che studiano la teologia in varie parti del mondo, e alle diverse esperienze estive di collaborazione. Le relazioni del P. Carlo Casalone, Provinciale d’Italia, e del P. Anthony da Silva, della Provincia di Goa (India), segretario della Curia Generalizia per la Collaborazione con gli altri, hanno permesso di allargare lo sguardo sulle sfide che la Compagnia di Gesù deve affrontare in Italia e nel mondo per sottrarsi al rischio dell’individualismo e diventare sempre di più un solo Corpo. I numerosi momenti dedicati alla rilettura condivisa dell’esperienza e la possibilità di scambi più liberi e personali, hanno inoltre contribuito a creare un clima positivo e di grande amicizia, nel quale è cresciuta una più profonda conoscenza reciproca.

Riportiamo qui la traduzione (dall’originale in inglese) di una testimonianza fatta da Eryk, scolastico polacco di 24 anni, che collabora al Collegio CEI di Palermo.

Per me l’incontro per gli scolastici nei pressi di Roma è stato qualcosa di veramente nuovo: in realtà vivo in Italia da soli 3 mesi, quindi tutto sembra nuovo. L‘obiettivo dell’incontro mi ha sorpreso molto, perché ho sempre pensato che gli italiani non hanno problemi con la comunicazione… Quindi inizialmente, mi è sembrata un’idea strana quella di riunirsi per 5 giorni intorno al tema della collaborazione. Tuttavia, durante questi 5 giorni, ho scoperto una cosa importante. Nonostante il buon linguaggio e l’apertura agli altri, è molto importante – soprattutto per la Compagnia – imparare a collaborare con gli altri. Prima di tutto è necessario fiducia reciproca, in cui si pone una relazione più profonda tra le persone. La fiducia distrugge la paura che blocca quella profonda sincerità e  ci permette di mostrare chi siamo veramente. Esibire solo il lato migliore di noi stessi non aiuta a stabilire relazioni profonde, anzi, fomenta la concorrenza e ci impedisce di lavorare seriamente insieme. Nonostante la mia povera lingua italiana, nel corso di questo incontro ho apprezzato il valore di autenticità nella cooperazione reciproca. Grazie miei fratelli da Italia, Croazia, Ungheria, Ucraina e Spagna per questi 5 giorni trascorsi insieme!

 

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