MEG, alla riscoperta del corpo

Luogo delle relazioni e dell’incontro il corpo è stato al centro del Convegno PRE-T e Responsabili MEG che si è tenuto a Roma dal 25 al 28 aprile scorso.

“È stato un piacere! Il corpo luogo della relazione, delle relazioni, dell’incontro”. Questo il tema del Convegno PRE-T e Responsabili MEG che si è tenuto a Roma dal 25 al 28 aprile scorso. Un gruppo di 110 ragazzi e ragazze, tutti fra i 17 e i 25 anni, provenienti dalle diverse comunità d’Italia, che per quattro giorni hanno riflettuto, pregato e si sono interrogati insieme sul tema della corporeità e dell’affettività, accompagnati e guidati da padre Gaetano Piccolo e dalla dottoressa psicoterapeuta Anna Martusciello.
Gli stimoli ricevuti e i piani lungo i quali ci si è mossi sono stati diversi. E così le nuove consapevolezze che ne sono emerse. Per citare solo le tappe più significative di questo percorso, si è iniziato a capire che il corpo ci parla e che, solo ascoltando con attenzione i messaggi che ci invia, possiamo riuscire a prenderci cura degli altri e a capire il loro bisogni più profondi; che il corpo ci mette in relazione con gli altri, ci espone alla possibilità che ci venga fatto del male e fa quindi di noi delle creature vulnerabili; ma anche che riconoscere le  fragilità e le ferite e chiamarle per nome costituisce già l’inizio di un percorso di guarigione; che la fede è una fede “incarnata” e che senza il corpo non sarebbe possibile; che Gesù si è fatto uomo proprio per dirci quanto Dio “creda” nel valore della nostra umanità e nella sua immensa dignità; che, quindi, non dobbiamo avere paura della nostra debolezza, perché è attraverso di essa che passa il Suo amore per noi; che grazie al Suo corpo offerto per la salvezza del mondo, possiamo davvero diventare corpo-comunità nel quale ha la possibilità di circolare proprio quell’amore.
Le assemblee, le condivisioni di gruppo, la veglia penitenziale, le messe quotidiane – una delle quali presieduta dal responsabile mondiale del MEG, padre Frederic Fornos -, la festa conclusiva… Ogni momento di questo incontro ha contribuito a mettere un tassello indispensabile alla realizzazione del mosaico finale.
Tante vie sono state esplorate, tante domande affiorate, tanti interrogativi etici e di senso sono stati posti, sempre con la possibilità e la bellezza di ascoltare risposte mai precostituite, liberanti, vitali.