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Lo stile ignaziano di accompagnamento delle coppie

Si è tenuto il 12 e 13 ottobre scorso, nella casa Villa San Giuseppe a Bologna, il seminario sul tema “Accompagnamento di coppie. Quali tratti essenziali e declinazioni possibili?”. L’incontro, promosso dalla rete famiglie ignaziane e aperto a tutti coloro che, nell’ambito della spiritualità ignaziana, si occupano delle coppie e delle famiglie ha visto una partecipazione molto attiva di oltre 50 persone nei due giorni.

E’ stata una grande gioia costatare la risposta che le realtà hanno dato e molto grande è stata la ricchezza che è stata messa in gioco. Hanno lavorato insieme rappresentanti di gruppi famiglia ignaziani locali o parrocchiali (come quelli di San Fedele, Genova, San Saba), membri di gruppi CVX, famiglie e consacrati di Chémin Neuf, rappresentanti dell’associazione Esercizi spirituali per famiglie sulla scia di Sant’Ignazio di Loyola, rappresentanti dell’AGEVO e della stessa rete famiglie ignaziane, insieme ad alcuni religiosi e alcune religiose, che lavorano con famiglie e coppie.
Il “cuore” dell’evento era la dimensione “sinodale” che ha voluto animare i lavori. Tutti i partecipanti, e i relatori invitati, hanno ricevuto alcune settimane prima del seminario i contributi sul tema, offerti da singoli, coppie o realtà che si cimentano nell’accompagnamento, e che sono stati utilizzati come lavoro preparatorio.


Il sabato mattina p. Beppe Trotta sj, per affrontare il tema dell’accompagnamento ignaziano nei suoi tratti caratteristici e fondamentali, ha offerto una relazione introduttiva su “l’arte di trattare e conversare con le persone; un contributo ai percorsi di accompagnamento spirituale di coppie / famiglie secondo il metodo ignaziano degli Esercizi spirituali”. La dottoressa Maria Teresa Zattoni, invece, per investigare le modalità e gli strumenti per l’accompagnamento di coppia, ha presentato un contributo su “L’ascolto, un valore per la persona, la coppia e la società” oltre ad interagire con i presenti sull’accompagnamento, i suoi “miti” e le sue risorse.
Alla mattinata di contributi è seguito un pomeriggio di lavori dei partecipanti condotti con il metodo dell’Open space technology, una tecnica partecipativa adatta a coinvolgere gruppi di persone in eventi che abbiano come obiettivo non solo la partecipazione, ma anche la costruzione di risultati ampiamente condivisi.
Una serata dedicata ad un film a tema, poi ripreso e commentato, ha concluso questa parte dei lavori.
I risultati emersi (dai contributi iniziali, attraverso le relazioni e il lavoro di rielaborazione nell’OST) sono confluiti in una sintesi finale costruita insieme la domenica mattina.


Tutto verrà poi ulteriormente rielaborato e condiviso per progredire nella ricerca di una prima risposta alla domanda iniziale: “Quali tratti essenziali e declinazioni possibili per l’accompagnamento di coppie in stile ignaziano?”.
Il seminario è iniziato con una domanda ed è finito con la stessa domanda, arricchita però da tanti contenuti, stimoli e idee: un lavoro quasi completo, ma aperto e in divenire.
Tutti i passaggi sono stati sostenuti da preziosi momenti di preghiera insieme, guidati da alcuni dei presenti.
I partecipanti hanno suggerito alcune piste anche su come proseguire in questa consolante collaborazione tra realtà diverse, ma accomunate dall’esperienza degli EESS ignaziani e della cura per la coppia e la famiglia. Di questi suggerimenti si cercherà di fare tesoro.
A conclusione dei lavori è stata celebrata al Santuario di San Luca una Messa “fuori orario”, nella quale sono stati consegnati al Signore il lavoro svolto, i frutti già raccolti, insieme ai desideri e alle speranze per il futuro, ma soprattutto un comune rendimento di grazie da parte di tutti i presenti per l’esperienza “viva” di una profonda unità nella differenza.

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