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Un aiuto per l’educazione dei bambini adivasi

Presentazione di un libro presso la comunità dei gesuiti di Villapizzone a Milano

Il Magis invita a sostenere l’attività dei centri studio tradizionali in modo da promuovere la cultura dell’educazione e ridurre l’abbandono scolastico per i bambini e le bambine adivasi in Jharkhand.

Nelle zone rurali del Jharkhand, le scuole governative non funzionano bene, i bambini sono meno motivati e poco interessati allo studio e le famiglie più povere non hanno la possibilità di mandare i figli in scuole private, dove riuscirebbero a ricevere un’educazione di qualità.

Grazie alla riapertura dei centri studio tradizionali “Dhumkuriya”, c’è una maggiore interesse e coinvolgimento dei bambini adivasi per i percorsi di studio promossi all’interno dei villaggi. Anche le famiglie sono entusiaste di mandare i figli a seguire programmi di recupero pomeridiani e serali non troppo lontano da casa.

Purtroppo la pandemia ha costretto alla chiusura dei “Dhumkuriya”, che potranno riaprire solo quando anche scuole e università torneranno alla normalità. Le famiglie ed i bambini aspettano con ansia di tornare a studiare, poiché le lezioni online, per chi vive nelle aree rurali e frequenta scuole governative, non sono accessibili. In India, l’educazione per poveri non può andare online perché solo l’8% delle famiglie hanno un computer o uno smartphone. La pandemia ha nuovamente messo in evidenza quanto siano radicati gli squilibri sociali tra zone rurali e urbane, tra maschio e femmina, tra ricco e povero.

Prima della pandemia nel villaggio di Burhu Baratpur, situato a 5 km dalla città di Lohardaga, erano state avviate molte attività presso il “Dhumkuriya”, oltre ai compiti si insegnavano la cultura e le tradizioni tribali, i canti, i balli e la musica. I 45 bambini che ogni sera frequentavano i centri studio erano seguiti da due animatori preparati ed entusiasti di contribuire alla formazione dei piccoli del loro villaggio. Ai bambini piace studiare in gruppo, insieme ai coetanei ed essere seguiti dagli educatori locali, che conoscono la loro lingua e la loro cultura. I genitori, spesso analfabeti, hanno grosse difficoltà ad aiutare e motivar i figli allo studio e, a volte, per incapacità, preferiscono lasciarli senza un’adeguata istruzione.

È importante sostenere l’attività dei centri studio tradizionali in modo da promuovere la cultura dell’educazione e ridurre l’abbandono scolastico per i bambini e le bambine adivasi in Jharkhand.

Puoi sostenere il progetto “Percorsi di crescita e autonomia per gli Adivasi” con una donazione

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