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L’Anno Ignaziano in Romania

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L’inizio dell’Anno Ignaziano in Romania fa i conti, come in tutta la Provincia, con la graduale uscita dalla pandemia.

Padre Henryk Urban SJ, superiore in Romania, fa il punto sulla situazione della missione in questo tempo particolare segnato dal Covid, in cui si è appena inaugurato l’Anno Ignaziano.

«La missione dei gesuiti in Romania ha superato la pandemia relativamente bene. Solo tre gesuiti sono stati contagiati dal Covid, in forma leggera. Tutti ora abbiamo ricevuto il vaccino. Per le attività pastorali le restrizioni imposte dalla pandemia hanno avuto un impatto significativo sui nostri programmi.

Nelle tre opere principali della Missione rumena – il JRS a Bucharest, la Casa di Esercizi a Cluj e la Parrocchia a Satu Mare – c’è stata una riduzione del numero dei partecipanti. Alcuni programmi come gli Esercizi Spirituali, i corsi di formazione, i convegni,  sono stati sospesi, hanno continuato con numeri ridotti – a seconda dello spazio a disposizione – o sono passati alla modalità online. In ultima analisi, le attività sono proseguite, ma con nuove forme per mantenere e custodire i rapporti con le persone.

A Cluj la santa messa domenicale è stata celebrata all’aperto permettendo una partecipazione – quasi senza limiti di numero – dei fedeli. I gruppi giovanili, (EVO, CVX, Pietre Vive, gruppo Taizé, e incontri del mercoledì), hanno continuato a riunirsi con la stessa frequenza, i più piccoli in presenza, i grandi online.

Presso il  JRS di Bucarest è invece cresciuto significativamente il numero dei rifugiati bisognosi, pur rimanendo costante il numero delle persone impiegate. La parrocchia a Satu Mare, con le due chiese filiali, ha proseguito la sua opera in modo quasi normale, con numeri ridotti nel rispetto delle restrizioni. Continua la trasmissione online delle celebrazioni liturgiche. Adesso, diminuendo le restrizioni, cerchiamo di tornare gradualmente alla normalità».

 

Cosa rappresenta l’Anno Ignaziano per la Romania e quali sono le iniziative più sentite?

«Nonostante i limiti ancora imposti, le iniziative non mancano. C’è una buona  mobilitazione, entusiasmo e creatività. Da segnalare le tre serie di video-clip, destinati ai giovani ma non solo, presentati online su YouTube, Facebook, Instagram; un ciclo di testimonianze di gesuiti romeni sull’impatto di Sant’ Ignazio nella loro vita e vocazione, intitolato “Ignazio – ieri e oggi”; una serie sulle personalità più rilevanti della storia della Compagnia intitolata “Gesuiti – uomini per gli altri”; e infine Espressioni celebri di Ignazio, con brevi spiegazioni del loro significato e attualizzazione per l’oggi. Per i giovani sono previste serate mensili in un Cineforum su tematiche ignaziane.

Tutte le tre comunità, in collaborazione con Pietre Vive, prepareranno un album con foto e storia delle chiese dei gesuiti in Romania, dove si trovano ancora circa dieci chiese costruite o utilizzate nel passato dalla Compagnia, di cui solo una, a Satu Mar, è oggi parrocchia.

Durante l’estate 2021, nella Casa di Esercizi a Cluj, sarà proposto un corso di Esercizi Spirituali per studenti, una tre giorni intitolata “Ignazio e Dante Alighieri – due personaggi a confronto”. Altra proposta per gli studenti è una esperienza spirituale di 4-5 giorni intitolata “via Transilvanica”, un cammino cominciato già lo scorso anno.

Nella parrocchia di Satu Mare prima della festa si S. Ignazio avrà luogo un triduo sulla sua vita e conversione .

Due le proposte interessanti a Bucarest: una serie di appuntamenti sul Discernimento per la Televisione online ORA CATOLICĂ („SEMAFOR”); e un Workshop ed Esercizi nella Vita Ordinaria presso il Centro Pedro Arrupe intitolato “A scuola dai gesuiti”.

P. Marius Talos sta ultimando la redazione di un libro sulla meditazione ignaziana. Due volumi saranno tradotti invece dall’italiano: il primo , di P. Giuseppe Forlai, “In Compagnia dello Spirito”, per l’accompagnamento spirituale, e il secondo di P. Silvano Fausti “Una Comunità legge il Vangelo secondo Luca”.  Altri due volumi su temi ignaziani e gesuitici saranno in ristampa  “Al Dio sempre più grande: pregare con i gesuiti”  a cura di padre Spadaro, “Hearts on Fire: Praying with Jesuits” di p. M. Harter e un volume tascabile con gli Esercizi Spirituali e la Storia del Pellegrino».

Rispetto alle quattro Preferenze Apostoliche Universali quali sentite particolarmente interessanti per la vostra realtà?

«La maggioranza delle nostre iniziative entrano nella cornice delle quattro indicazioni del Progetto Apostolico Universale. Videoclip, volumi tradotti o scritti, esercizi EVO e di altre tipologie, gruppi formativi CVX, Pietre Vive e spiritualità della montagna sono indirizzati soprattutto ai giovani (studenti e post-universitari). Sono un’occasione per familiarizzare con lo spirito ignaziano, aperto e universale, che li avvicina alla natura e alla presenza di Dio in natura. Non solo il JRS, ma anche le iniziative CVX e degli studenti volontari a Cluj sono rivolte al servizio ai poveri, ai bisognosi e ai marginalizzati».

 

(le foto si riferiscono a momenti comunitari pre-Covid)

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