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Meg, l’amore che anima la missione

Le preferenze apostoliche universali dei gesuiti

Il racconto in prima persona del viaggio missionario in Brasile fatto dai giovani del Meg nel luglio scorso

O amor anima missao’ è un canto MEG in portoghese che spiega bene ciò che noi, undici ragazzi di diverse regioni del MEG, insieme a padre Andrea Picciau SJ, abbiamo vissuto lo scorso luglio nel nostro viaggio missionario in Brasile: un amore che muove tutto, che colora la vita ed alimenta la fede. Abbiamo scoperto una terra in cui la fede è profondamente sentita e persone che percepiscono il Signore vivo e presente nella loro vita quotidiana.

Così, il 9 luglio è iniziata questa incredibile avventura! Non un viaggio qualsiasi, bensì un’esperienza di vita profonda. Ognuno di noi portava con sé paure da abbandonare e desideri da realizzare.

Siamo arrivati in questa terra magnifica e, già dal primo momento, abbiamo fatto l’incredibile esperienza di un’accoglienza che avrebbe superato ogni immaginazione. Gli abbracci e i sorrisi ricevuti in questo viaggio, infatti, sono difficili da raccontare, perché lì, in quella terra straordinaria, chi ti incontra, accogliendoti, ti dona tutto se stesso. Abbiamo potuto fare esperienza di questo ritrovandoci insieme a diverse comunità, desiderose di averci lì con loro e di raccontare la loro fede attraverso la vita.

La nostra avventura è iniziata al Convegno Nazionale del MEG Brasile, a cui hanno partecipato circa 150 ragazzi, delegati e coordinatori dei vari stati in cui oggi è presente il Movimento. In quei giorni ci è sembrato di essere un po’ a casa, come ai nostri convegni: sia alle assemblee, guidate da padre Claudio Barriga SJ, che durante la preghiera animata dal suono di una chitarra e “rischiarata” dalla luce di tantissime candele accese davanti a un’icona di Gesù. Proprio questo momento ci è sembrato che esprimesse la semplicità di una fede essenziale e spontanea. In quei giorni la musica non si è mai fermata e ha contribuito a farci sentire – tra noi italiani e con i ragazzi brasiliani – ancora più uniti. Abbiamo vissuto le nostre giornate con il sottofondo di canti, sia loro che nostri, e coinvolgendoci spesso in danze locali tradizionali, accompagnate dal ritmo di grandi tamburi e dallo svolazzare di abiti pieni di colori.

Ci ha lasciato senza parole la meraviglia di scoprire la presenza concreta del Signore accanto a noi durante la ‘Missione’: abbiamo sentito che Gesù era lì e che ci accompagnava e ci accoglieva nelle case delle persone che andavamo a visitare. Lui ci ha resi suoi strumenti per portare semplicemente fra la gente la sua Parola e il suo Amore. Ciò che facevamo era solamente “uscire” e bussare alle porte delle persone per poterle conoscere e sostenere. È stato incredibile osservare la spontaneità dei ragazzi del MEG del Brasile che, ad ogni persona che incontravamo, leggevano un passo della Bibbia e trovavano sempre, con naturalezza, le parole giuste, adatte alla situazione, testimoniando con fede il Signore. Rimarranno sempre nel nostro cuore le storie di sofferenza e di amore che la gente ci ha raccontato.

In questa terra abbiamo sperimentato come realtà di povertà, di sofferenza e di dolore, si possano sposare senza difficoltà con la gioia, la capacità di accoglienza e con una fede profonda. Le persone che abbiamo incontrato ci hanno insegnato che le cose più piccole hanno sempre un grande valore, che occorre avere lo stesso coraggio di chi non ha niente e che quel “niente” è comunque capace di regalarlo a chi incontra. Abbiamo sperimentato l’accoglienza senza misura. La fede e l’amore hanno superato la paura di non riuscire a comunicare: anche lì dove la lingua sembrava un ostacolo, quando le parole sembravano incomprensibili, siamo riusciti a creare un forte legame fraterno con tutti i ragazzi brasiliani che abbiamo incontrato. In un tempo brevissimo abbiamo scoperto di avere in comune fra noi non solo paure, ma anche tanti sogni e desideri. Ciascuno di loro è stato uno strumento d’amore, esempio di una fede profonda e di una gioia immensa che ci è sembrato appartenesse particolarmente a quella terra.

Ringraziamo per tutto il Signore, per ogni singolo momento vissuto e per averlo incontrato negli occhi di chi ha messo sul nostro cammino in questo incredibile viaggio.

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