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La storia di padre Angelo Gherardi diventa un libro

Padre Angelo si trova a unire al lavoro pastorale un impegno per migliorare le condizioni di vita delle persone. In cinquant’anni di missione mette in piedi ospedali, centri di salute, centri di formazione professionali in campo sanitario e agricolo. Arriva addirittura a fondare una facoltà di Medicina a N’Djamena, la capitale del Ciad.

A spingerlo è la fede. Ma da sempre è andato oltre al mero lavoro pastorale per offrire un aiuto concreto alle popolazioni del Ciad. Quella di Angelo Gherardi è una storia di fede e di servizio agli ultimi. Una storia che è diventata un libro: «Con i più piccoli – Storie e testimonianze della vita di padre Gherardi in Ciad» (Ppl, 2017). Scritto in collaborazione con Laura Spoldi, il volume racconta la vita del missionario seguendo il suo cammino straordinario dai primi passi fino ai giorni nostri.

Bergamasco, 83 anni, padre Angelo proviene da una famiglia umile che gli ha trasmesso una fede solida. Entrato nella Compagnia di Gesù, viene destinato al Ciad negli anni Sessanta. In quegli anni, la maggior parte dei Paesi africani sta ottenendo l’indipendenza. I colonialisti lasciano il continente (ma in realtà non lo abbandoneranno mai) in condizioni difficili. La gente manca di tutto. Il Ciad, ex colonia francese, non fa eccezione. La popolazione muore per malattie facilmente curabili, soffre di carenze alimentari, non ha acqua potabile.

Così padre Angelo, si trova a unire al lavoro pastorale un impegno per migliorare le condizioni di vita delle persone. In cinquant’anni di missione, grazie a un carattere deciso e a un’intraprendenza da fare invidia ai migliori imprenditori lombardi, mette in piedi ospedali, centri di salute, centri di formazione professionali in campo sanitario e agricolo (introducendo le moderne tecniche di coltivazione e di allevamento). Arriva addirittura a fondare una facoltà di Medicina a N’Djamena, la capitale del Ciad.

Tutto questo suo incessante lavoro è valso a Gherardi numerosi riconoscimenti internazionali, e soprattutto l’affetto e la solidarietà di migliaia di persone. Il libro, che raccoglie le testimonianze di tante persone che lo hanno conosciuto e con lui hanno lavorato, è anche una testimonianza della fede che ha sempre accompagnato padre Angelo e lo ha sostenuto nella sua opera. Anche il libro è uno strumento prezioso per la sua opera. I proventi verranno infatti destinati agli ospedali della zona di Biobè, in Ciad, dove prima di padre Gherardi nessuno aveva mai osato portare aiuto a persone che vivono isolate per buona parte dell’anno a causa delle inondazioni dei fiumi che attraversano questo territorio al confine con il Sudan.

Chi fosse interessato a ricevere il libro o per avere informazioni sui progetti di padre Angelo Gherardi si può scrivere a: Angelo Locatelli e-mail: angelolocatelli©acra.it

 

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