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Incontro interreligioso a Scutari

Il 14 maggio scorso si è svolto il sesto Incontro Interreligioso tra il Seminario Interdiocesano cattolico di Scutari, l’Accademia ortodossa di Durazzo ed il Dipartimento di Scienze islamiche presso l’Università “Bedër” di Tirana.

Questa volta il tema è stato “Mistero e frutto della preghiera”. La mattinata è stata occupata da tre relazioni, con interventi da parte del pubblico. La prima è stata tenuta dal prof. Spiro Kostoli, dell’Accademia ortodossa, sul tema “Vita liturgica e preghiera”. In modo efficace e sintetico, egli è riuscito a mostrare a tutti i presenti la profonda affinità strutturale esistente tra liturgia ortodossa e quella cattolica, sfatando così il falso mito politico di due religioni, ancora diffuso in Albania. Il secondo relatore è stato il Dr Xhemal el-Saferti, proveniente dalla Giordania, che con la sua sola presenza ha ricordato a tutti i presenti la preziosissima opera attualmente svolta dal suo paese nel dramma mediorientale non solo sul terreno dell’accoglienza dei profughi, ma anche in quello più specificamente interreligioso. Egli ha svolto il tema “Preghiera nell’Islam”, sottolineando con particolare forza come la preghiera nell’Islam preveda anche un’intercessione per i non musulmani e promettendo la sua preghiera per tutti i presenti cristiani. Il terzo intervento è stato svolto dal p. Mario Imperatori SJ, il quale ha presentato l’attualità profetica della testimonianza resa negli anni ’90 del secolo scorso dai monaci trappisti martiri di Tibéhirine, ormai prossimi alla beatificazione. E lo ha fatto facendo particolare riferimento ad alcuni passaggi molto toccanti tratti dal Diario spirituale di Lebreton e dal Testamento spirituale di Ch. De Chergé.

Dopo un pranzo fraterno, tutti i presenti si sono poi ritrovati nel cortile interno di quella che durante gli anni bui della persecuzione comunista fu una delle più terribili prigioni della città, dove molti fedeli cattolici vennero torturati ed uccisi insieme ad alcuni musulmani. In questo suggestivo ambiente, oggi trasformato in museo ed inserito nello spazio di un convento di clarisse, si è svolta per la prima volta un momento di preghiera interreligioso, accompagnato dallo sguardo discreto delle claustrali. In esso ciascuna comunità accademica ha pregato per sé, per la propria comunità di riferimento, per le altre comunità religiose, per l’Albania e per la pace, con particolare riferimento al Medio Oriente. La ricca, significativa giornata si è poi conclusa con una visita al Museo diocesano della Cattedrale di Scutari.

Mario Imperatori SJ

 

 

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