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Roma.«Kairos» per gli alunni di quarta liceo del Massimo

Anche quest’anno i ragazzi del quarto anno dei licei del Massimo hanno potuto partecipare al ritiro kairos, svoltosi dal 16 al 19 marzo. Ventidue studenti si sono recati a Caprarola (VT) per quattro giorni di silenzio e riflessione sulla propria vita, sui rapporti con gli altri e con Dio. Il ritiro kairos è una formula di esercizi ignaziani adattata ai ragazzi di 17 anni, diretti da studenti per i propri compagni di scuola con l’aiuto di cinque docenti; si tratta di un’occasione unica per fare il punto e prendere decisioni importanti. “Il kairos si differenzia rispetto ad un ritiro tradizionale – precisa P. Eraldo Cacchione S.I. – per il fatto di essere molto strutturato (alternanza serrata di tempi per il silenzio, riflessione, scrittura di un diario spirituale, condivisione in piccolo gruppo, condivisione in grande gruppo). Prevede 14 testimonianze di circa 20-30 minuti l’una, e la cosa più singolare è che di esse 9 sono offerte da studenti dello stesso anno dei partecipanti. Questi studenti dirigono l’intero ritiro, sotto la supervisione di adulti, per il quale si sono lungamente preparati. Dirigono anche la condivisione in piccoli gruppi. Gli adulti fanno da ‘facilitatori’ e offrono le altre 5 testimonianze, il che costituisce un modo per mostrare ai propri studenti un aspetto di sé diverso da quello che gli studenti vedono in classe. Anche questa volta, la terza per gli studenti del Massimo, si conferma la bontà di questo metodo, nella speranza che possa essere utilizzato da tutte le nostre scuole”. Da dove nasce l’idea di questi ritiri? “Nasce da un’esperienza ampiamente collaudata nelle scuole dei gesuiti e di spiritualità ignaziana negli USA e in alcuni Stati europei come Polonia e Lituania. La particolarità – aggiunge P. Cacchione – è che il kairos è un ritiro con una struttura portante adattabile e modificabile a seconda del contesto nazionale e anche della singola scuola; si tratta di uno strumento che si presta a far penetrare la spiritualità degli Esercizi Spirituali declinandola con metodi e modalità adatte all’adolescenza, con un grosso lavoro su affettività e identità personale. La risposta degli studenti e dei professori è estremamente positiva a conferma della bontà del metodo.

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