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Il CIS, per ritornare alle fonti

A colloquio con padre Paolo Monaco, direttore del Centro Ignaziano Spiritualità. Il CIS fu fondato da padre Pedro Arrupe sj, superiore generale della Compagnia di Gesù, che, dopo il Vaticano II, avviò un nuovo percorso di approfondimento del carisma ignaziano, della spiritualità ignaziana e in particolare degli Esercizi Spirituali, riscoprendo gli scritti di sant’Ignazio come mai prima era avvenuto e fondando un Centro ignaziano di spiritualità a Roma.

La ricchezza di proposte che il carisma ignaziano ha offerto nei secoli per il cammino spirituale delle singole persone e delle comunità è nota. Accogliendo l’invito rivolto dal Concilio Vaticano II a tutti gli ordini religiosi di ritornare alle fonti originarie del proprio carisma, padre Pedro Arrupe SJ, Superiore Generale della Compagnia di Gesù del tempo, avviò un nuovo percorso di approfondimento del carisma ignaziano, della spiritualità ignaziana e in particolare degli Esercizi Spirituali, riscoprendo gli scritti di sant’Ignazio come mai prima era avvenuto e fondando un Centro ignaziano di spiritualità a Roma. Un percorso che ancora sta continuando, grazie ai numerosi centri di spiritualità ignaziana che dagli anni ’80 in poi si sono moltiplicati nei vari continenti.

Oggi il CIS – Centro Ignaziano di Spiritualità della Provincia Euro-Meditarranea – è in prima linea nell’accogliere le Preferenze Apostoliche Universali, soprattutto la prima che riguarda gli Esercizi Spirituali e il discernimento spirituale, e vuole dare un contributo significativo alla realizzazione del Piano apostolico della Provincia.

Padre Paolo Monaco SJ, direttore del CIS, spiega che «descrivere in modo esaustivo la rete CIS non è semplice. Grazie a Dio c’è una vitalità che sfugge a ogni tentativo di organizzazione sistematica!».

In concreto «il CIS è una rete di animazione e coordinamento di tutte le attività dell’ambito degli esercizi spirituali ignaziani e della spiritualità ignaziana in Albania, Italia, Malta e Romania con queste finalità: promuovere il ministero degli Esercizi Spirituali, coordinando i corsi di esercizi e altre proposte di spiritualità ignaziana; riflettere su queste esperienze da vari punti di vista: spirituale, teologico, filosofico, antropologico, sociale, psicologico, ecc.; formare operatori: guide di esercizi spirituali ignaziani e accompagnatori spirituali».

I numeri

Circa 600 guide

(gesuiti, laici e laiche, coppie di sposi, religiosi e consacrate, sacerdoti diocesani), 7 équipe territoriali, 8 centri di spiritualità e case di esercizi, una decina di associazioni ignaziane. Diversi corsi accademici, riviste e pubblicazioni. Soprattutto tantissimi corsi di esercizi, di cui più di 100 residenziali, proposti in varie forme (brevi, mese ignaziano, personalmente guidati, semiguidati, nella vita ordinaria, online) e secondo le condizioni di vita sociale ed ecclesiale (giovani, famiglie, manager, operatori pastorali, sacerdoti, responsabili di comunità religiose ecc.).

Formazione

Molteplici i corsi di formazione sul discernimento spirituale (personale e in comune) e per accompagnatori spirituali, corsi per guide di Esercizi Spirituali, itinerari ignaziani di vario tipo (visite ai luoghi ignaziani, lettura di testi ignaziani, scuole di preghiera, giornate di spiritualità ecc.). Per rispondere alle sollecitazioni di Papa Francesco e dei recenti Sinodi si sono attivati alcuni percorsi di formazione sulla spiritualità dalle frontiere (divorziati, omosessuali credenti, rifugiati ecc.) e si stanno elaborando degli «Esercizi alla luce della Laudato si’».

Prospettive

«Per i prossimi anni – sottolinea padre Monaco – vogliamo portare avanti il radicamento progressivo degli Esercizi Spirituali e dell’accompagnamento spirituale nel tessuto ordinario delle comunità ecclesiali, promuovendo la formazione di équipe territoriali, composte da guide di varie vocazioni e carismi ecclesiali, che possano offrire “a km 0” la più grande varietà di esercizi ignaziani e proposte di spiritualità ignaziana».

«Continuare a qualificare, consolidare e far crescere le guide di esercizi spirituali ignaziani che possano sostenere la rete CIS in tutte le sue articolazioni nel segno della collaborazione alla pari e corresponsabilità tra gesuiti, laici e laiche, famiglie, religiosi e consacrate, sacerdoti diocesani».

Infine l’Anno Ignaziano 2021-2022 «in cui faremo memoria dei 500 anni della conversione di sant’Ignazio (agosto-settembre 1521) e della sua permanenza a Manresa (marzo 1522–febbraio 1523). Quest’Anno speciale si prolungherà nel 2023 in cui ricorderemo i 500 anni della prima permanenza di sant’Ignazio a Roma (29 marzo–13 o 14 aprile) e a Venezia da dove il 29 giugno 1523 parte per giungere a Gerusalemme il 4 settembre».

Per informazioni: https://cis.gesuiti.itcis@gesuiti.it.

Chi è Paolo Monaco SJ, direttore del CIS

«Ho 57 anni e sono originario di Ciampino. Durante e dopo gli studi svolgo l’attività apostolica tra Napoli, Palermo, Roma e Reggio Calabria come assistente Meg, Cvx e cappellano universitario. Conseguo nel 1997 la licenza in teologia spirituale alla PUG. Dal 2001 curo il sito “Raggi: spiritualità ignaziana in comunione”. Nel 2010 e 2012 Pubblico due volumi per Città Nuova: “Consacrati per l’unità. Chiara Lubich e i carismi”, “Come un sole. Cento pagine di Ignazio di Loyola”.

Dal 2003 inizio il servizio come accompagnatore spirituale prima a S. Agata Li Battiati, poi ad Altavilla Milicia e quindi per undici anni nella Casa S. Cuore di Galloro (Ariccia) di cui per due anni (2014-2016) sono anche direttore. Dal 2014 al 2020 svolgo il servizio di coordinatore territoriale del CIS Centro Italia (Abruzzo, Lazio e Sardegna)».

Chi è Anna Maria Capuani, coordinatrice territoriale del CIS Centro Italia (Abruzzo, Lazio e Sardegna)

 

«Sono referente per il Lazio dell’Agevo. Nata a Roma, ho 65 anni. Dopo gli studi di Ragioneria, appena diplomata, inizio la mia esperienza lavorativa presso l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat). Nel 1975 incontro i Padri Gesuiti e partecipo fino ad oggi alla vita della CVX (Comunità di Vita Cristiana), associazione laicale di spiritualità ignaziana, svolgendo il servizio come guida di gruppi per circa 20 anni.

Negli anni ’80 vivo l’esperienza degli esercizi nella vita ordinaria (EVO) e seguo un percorso di formazione per accompagnatrice di Esercizi Spirituali, collaborando con i padri gesuiti nel dare corsi di esercizi brevi ed EVO. Nel 1994 conseguo il Magistero all’Istituto di Scienze Religiose (PUG) con una tesi su “Nutrimento e obbedienza nell’A.T.” Per un certo tempo collaboro con le riviste “Cristiani nel Mondo” della CVX e “Tempi dello Spirito” della FIES.

Dal 1999 al 2019 dò il mese ignaziano, prima a San Mauro Torinese, poi a Bassano del Grappa e infine al Pozzo di Sichar. In pensione dal 2015 intensifico la collaborazione con il CIS nella segreteria nazionale e nell’équipe del CIS Centro Italia.

Come coordinatrice desidero prima di tutto mettermi in ascolto del territorio per comprenderne le necessità, supportare la formazione delle guide di Esercizi, favorire la conoscenza e l’approfondimento della spiritualità ignaziana e la frequentazione degli Esercizi nelle loro diverse forme.

Attualmente nelle tre regioni ci sono circa 100 guide di esercizi (gesuiti, laici, consacrati/e, sacerdoti) che si riferiscono alla rete CIS e all’Agevo, Vengono offerti una grande varietà di esercizi spirituali, itinerari ignaziani e corsi di approfondimento sul discernimento spirituale che si svolgono soprattutto in due centri di spiritualità: il Cenacolo di Roma e il Pozzo di Sichar (Quartu S. Elena, CA), curato dall’Opera Esercizi Spirituali (OES) di Cagliari.

Per informazioni: cis.centro@gesuiti.it

Chi è Roberta de Bury, coordinatrice territoriale del CIS Campania

«Sono nata a Napoli 58 anni fa. Psicoterapeuta di formazione rogersiana, esercito la libera professione nella mia città da circa 25 anni.

Nel 2004 frequento i corsi relativi all’area biblica e ad alcuni di teologia per quattro semestri presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – Sezione S. Luigi. Da allora collaboro con i Padri Gesuiti nel servizio di offerta e divulgazione dell’esperienza della contemplazione di quiete e degli Esercizi Spirituali, promuovendo e partecipando a diversi corsi ed iniziative in varie parti d’Italia (Bologna, Galloro, Napoli).

Sono guida ignaziana dal 2012, avendo completo l’iter formativo del CIS (primo e secondo livello), e collaboro con varie case di spiritualità.

A dicembre 2019 ho portato a compimento il mio desiderio di donare la mia vita al Signore attraverso una consacrazione privata. Questa scelta è nata dall’esigenza, maturata in questi anni di lavoro nell’ambito della relazione d’aiuto, di dedicare sempre più tempo al servizio degli esercizi e della preghiera di silenzio, partendo dalla constatazione che solo attraverso questi strumenti si può dare un aiuto completo alla persona e favorendone la vera crescita. Sento come una conferma della mia scelta la nomina a coordinatrice del CIS Campania, giunta nello stesso periodo della mia consacrazione.

Faccio parte dell’equipe CIS Campania dall’inizio delle sue attività una decina di anni fa. Promuovere esperienze di spiritualità ignaziana nella nostra regione è un servizio particolarmente importante, per offrire dopo la chiusura di Cappella Cangiani un indispensabile punto di riferimento.

Attualmente l’equipe è formata da 11 persone (gesuiti, laici, consacrate e sacerdoti). Le esperienze residenziali di esercizi si tengono presso il Seminario Interregionale Campano di Posillipo, mentre gli esercizi serali si svolgono in diversi luoghi di Napoli e dintorni.

Per informazioni: esercizianapoli@gesuiti.it.

Pagina Facebook: “Spiritualità Ignaziana – Napoli”».

 

 

 

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