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I mosaici di padre Rupnik nella Grotta di Sant’Ignazio

Presentazione di un libro presso la comunità dei gesuiti di Villapizzone a Milano

Artista e gesuita, padre Marko Rupnik, sloveno, con il suo team sta lavorando intensamente a Manresa, installando il set di mosaici che hanno creato per le cappelle laterali del Santuario. Il rimodellamento dell’interno del Santuario fa parte della celebrazione di Ignazio 500, l’anno che commemora tra maggio 2021 e luglio 2022 la conversione del fondatore dei gesuiti.

Un’opera ancora incompiuta ma che colpisce chi la contempla, per la forza del suo messaggio, la sua bellezza e l’affascinante processo coinvolto nella sua creazione. Ci sono più di 550 metri quadrati di mosaici, che mostrano il pellegrinaggio cristiano attraverso gli Esercizi Spirituali. “Un itinerario di preghiera”, ha spiegato lo stesso artista, “in cui si passa da un cattolicesimo dichiarato a una fede vissuta”.

Uno spazio di incontro

Il lavoro è pieno di dettagli, e tutti dicono qualcosa. Molti di loro sono strettamente legati alla spiritualità ignaziana. Ma l’artista ha definito quest’opera, soprattutto, come uno spazio di incontro. Marko Rupnik ha spiegato che il mosaico è un’arte straordinaria che implica un’esperienza comune. “Un’esperienza ecclesiale, come comunione di persone, che esprime ciò che siamo.” I materiali che utilizza provengono da tutto il mondo e l’artista assicura che, in questa tecnica, si instaura un dialogo con la pietra. “La prima lezione per tagliare la pietra è prenderla con amore, con tenerezza”.

Poter svolgere quest’opera proprio nel luogo in cui Sant’Ignazio di Loyola ha iniziato a scrivere il libro degli Esercizi, rappresenta, per questo artista gesuita, un dono che riceve con “immensa gratitudine” e anche come “culmine di ciò che nel corso della mia vita ho pensato e studiato”.

Otto cappelle laterali

Alcuni giorni fa Marko Rupnik e il suo team hanno trascorso alcuni minuti a presentare il lavoro che stanno facendo ai media e ai rappresentanti delle istituzioni della città di Manresa e della Compagnia di Gesù. Tuttavia, il lavoro non si è fermato durante la presentazione. I mosaici occupano le otto cappelle laterali del Santuario e ce ne sarà anche una sulla parete interna della porta d’ingresso che sarà dedicata alla parabola del seminatore.

I lavori saranno terminati con le attività di illuminazione e pulizia. Il Santuario potrebbe riaprire al pubblico probabilmente dal 10 aprile, mentre l’atto solenne di inaugurazione si svolgerà in coincidenza con il giorno di Sant’Ignazio, il 31 luglio, e con la presenza del Superiore Generale della Compagnia di Gesù, Padre Arturo Sosa SJ.

Parte della celebrazione di Ignazio 500

Il rimodellamento dell’interno del Santuario fa parte della celebrazione di Ignazio 500, l’anno che commemora tra maggio 2021 e luglio 2022 la conversione del fondatore dei gesuiti. Una celebrazione che sarà vissuta intensamente a Manresa, poiché coincide con il 500° anniversario del suo arrivo in questa città.

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