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I giovani del pre-sinodo con Pietre Vive a san Giovanni

Dal 19 al 24 marzo,  in preparazione al Sinodo dei vescovi di ottobre, si tiene a Roma un pre-sinodo, cui partecipa un’ampia rappresentanza del pianeta giovani. Venerdì 23 faranno una visita a San Giovanni guidati da Pietre Vive

I 300 partecipanti al pre-sinodo vengono dai cinque continenti: cattolici, protestanti, musulmani e non credenti, consacrati e laici, provenienti dal mondo della tratta, delle dipendenze e del carcere,  dal volontariato, dalla politica, dalla musica.

Oltre ai momenti di confronto e di lavoro, in vista della stesura di un testo e di un video finale che andranno a confluire nell’Instrumentum laboris preparato per i padri sinodali, i giovani avranno anche dei momenti di preghiera, di festa e di conoscenza della città.

Venerdì 23 marzo alle ore 15 sei ragazzi appartenenti a diversi gruppi “Pietre Vive” guideranno i partecipanti al pre-sinodo in una visita del battistero e della basilica di San Giovanni in Laterano. I ragazzi del pre-sinodo saranno divisi in sei gruppi da circa cinquanta persone ciascuno: 3 gruppi in inglese, un gruppo in francese, un gruppo in italiano e un gruppo in spagnolo. Ogni guida accompagnerà il suo gruppo in una visita del battistero e della basilica.

A fare da guida per uno dei gruppi in inglese sarà Giulia Privitelli di Malta che, con Maximilian Gigl  da Monaco, partecipano al pre-sinodo rappresentando Pietre Vive.

La visita a san Giovanni in Laterano

 

Durante la visita, spiegano i ragazzi, “sottolineeremo che San Giovanni in Laterano è la cattedrale del vescovo di Roma. Se la consacrazione della basilica del Laterano è ancora oggi una festa liturgica (il 9 novembre) è perché in essa per la prima volta il cristianesimo prende consapevolezza della forza della metafora che è la costruzione di una chiesa. La chiesa è immagine della Chiesa che a sua volta è “Corpo di Cristo”. Già nel Vangelo di Giovanni Gesù paragona il suo corpo al Tempio (Gv 2,21)”.

“La forma stessa scelta per questa “prima cattedrale” è densa di significato teologico. La scelta della basilica è la scelta di un edificio civile e non religioso, certo per distanziarsi dalla religiosità pagana, ma soprattutto per affermare che il Dio di Gesù Cristo è il Dio che si incontra nella quotidianità della “piazza” (cioè nella parte coperta del foro che è la basilica), perché è un Dio incarnato.
Il modello architettonico del battistero invece è quello dei mausolei perché chi entra nel battistero possa fare l’esperienza delle donne al mattino di Pasqua che entrano nel sepolcro e lo trovano vuoto. Chi entra in un battistero pensa di entrare in un luogo di morte ma scopre la vasca battesimale come tomba vuota e fa esperienza di Risurrezione”.

Pietre Vive

 

Pietre Vive è una rete internazionale di comunità giovanili nata dal desiderio di annunciare Cristo, Bellezza della Chiesa, attraverso le bellezze delle chiese.

Nel 2003 presso il Duomo di Frankfurt/M. per la prima volta viene usato il nome Lebendige Steine (Pietre Vive) per un gruppo di volontari che decidono di accogliere i turisti che visitano il Duomo offrendo una visita guidata gratuita. Sono tutti giovani e la loro giovane età è già un messaggio dirompente in una cultura post-cristiana convinta che la fede sia solo “per vecchiette”. Per molti “lontani” le pietre vive sono prima di tutto “un volto”. Il “volto della Chiesa”, sorprendentemente giovane.

 

Ci sono oggi trenta comunità Pietre Vive in altrettante città europee. Ogni comunità Pietre Vive offre un servizio di visite guidate gratuite in una delle principali chiese della sua città e sviluppa degli accenti propri che arricchiscono l’insieme della “comunione internazionale”.

L’intuizione di Pietre Vive è doppia: 1. vivere la visita guidata come un annuncio di fede ai più lontani; 2. farlo come comunità cristiana basata sulla preghiera e che invita alla preghiera. Allora il turista vede nella carne ciò che le pietre dell’edificio vogliono dire e può scoprire lo spazio sacro come uno specchio della sua vita interiore. Il turista si trasforma in pellegrino. Per descrivere le loro visite le Pietre Vive amano spesso citare Giovanni Damasceno (sec. VIII) che scrive: “Se un pagano viene e ti dice: ‘Mostrami la tua fede!’, tu portalo in chiesa e mostra a lui la decorazione di cui è ornata e spiegagli la serie dei sacri quadri”.

 

Ma Pietre Vive non è solo un “apostolato ai lontani”  che visitano le chiese, è anche un’occasione per la formazione spirituale, teologica e storico-artistica dei giovani. Per questo Pietre Vive organizza periodicamente ritiri per esercizi spirituali, campi di formazione storico-artistica e teologica e campi di servizio.

Pietre Vive è una proposta dell’apostolato giovanile della Compagnia di Gesù. www.pietre-vive.org.

 

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