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Il Gonzaga è il primo liceo classico in 4 anni a Palermo

Approvata dal Ministero dell’Istruzione la nuova sperimentazione. I gesuiti: “Per noi e per i nostri allievi sarà una piena immersione nella classicità”. La nuova opportunità formativa avrà inizio il prossimo anno scolastico e le iscrizioni saranno aperte dal 16 gennaio prossimo.

Approvato dal Ministero dell’Istruzione il progetto di liceo classico quadriennale dell’Istituto paritario Gonzaga, unico a Palermo tra le cento classi di sperimentazione scelte in tutta Italia. La nuova opportunità formativa avrà inizio il prossimo anno scolastico e le iscrizioni saranno aperte dal 16 gennaio prossimo. Si tratta di un liceo davvero “classico”, che potenzia il monte ore delle discipline caratterizzanti l’indirizzo di studio, ossia il greco e il latino, ma anche della storia dell’arte e dell’inglese.

“In questa scuola i ragazzi potranno immergersi nel mondo della classicità in modo da coinvolgersi da protagonisti in quello che studieranno senza perdere conoscenze, ma guadagnando piuttosto competenze che permettano loro di diventare ‘esperti’ di classicità con abilità da spendere nel mondo contemporaneo” sottolineano Vito Chiaramonte, coordinatore didattico della Scuola secondaria di primo grado del Gonzaga, e padre Eraldo Cacchione, preside dei Licei.

Il superamento della selezione del Miur ha richiesto parametri molto rigorosi che, per lo storico istituto di via Piersanti Mattarella, costituiscono una sfida entusiasmante per dare nuova forza alla tradizione pedagogica delle scuole dei Gesuiti. Il liceo classico del Gonzaga è da sempre punto di forza della tradizione educativa palermitana e ha ricevuto nei mesi scorsi l’importante riconoscimento di miglior liceo classico della città da parte della Fondazione Agnelli nella classifica Eduscopio.

Il nuovo progetto propone una didattica innovativa che permette di raggiungere in quattro anni i medesimi obiettivi fissati per i cinque, una didattica “integrata” con attività laboratoriali, viaggi di immersione nella cultura e nella civiltà classica, esperienze di ricerca e di azione sul campo. Il liceo di quattro anni non è una scorciatoia, perché i tempi si intensificano: 35 settimane di scuola, con inizio anticipato delle lezioni a settembre e fine posticipata a giugno, orario prolungato e alcuni rientri a scuola il sabato mattina per lo studio assistito con i docenti. Un percorso allineato a quello di quasi tutti gli Stati del mondo, con ragazzi proiettati con un anno di anticipo negli atenei, oppure con la possibilità di programmare esperienze all’estero o di dedicare un anno, in modo approfondito, alla preparazione ai test universitari.

Un curriculum di studi che porta alla laurea e al mondo del lavoro in tempo utile per essere competitivi con i ragazzi stranieri. L’alternanza scuola-lavoro sarà tutta inglobata in una serie di “accademie” chiamate “engagement academies”, per sottolineare il valore di aggancio con la realtà di queste esperienze. Esse saranno strutturate come laboratori di ricerca disegnati in partnership con enti universitari e con imprese che congiungono il valore culturale in aree legate agli studi classici (comunicazione, teatro, musica, pittura, new media, giornalismo) con l’attenzione verso gli “ultimi”: ciò che oggi si chiama “service learning”, imparare servendo. Il curriculum avrà una tale flessibilità da permettere ai ragazzi di collocarsi nei laboratori più adatti a loro, per un apprendimento personalizzato.

“La grande novità del liceo classico quadriennale consiste nel concentrare in una scuola molto esigente e altamente immersiva, tutta la ricchezza della grande tradizione umanistica dei collegi dei Gesuiti – osserva il nuovo direttore generale dell’Istituto Gonzaga, padre Vitangelo Denora -. Come Compagnia di Gesù sentiamo molto la sfida di attualizzare una scuola come quella del Liceo classico, che è capace di fornire quella apertura mentale e quelle competenze ampie, importanti per affrontare la complessità del nostro mondo di oggi. Questa proposta – attraverso la centralità di ogni singolo alunno, la flessibilità del curricolo, l’immersione diretta ed empatica nella classicità, la nuova articolazione degli spazi e dei tempi di apprendimento- rende particolarmente moderno ed efficace il percorso del classico per le nuove generazioni palermitane e, permettetemi di dire, offrire questa bella opportunità in questo momento storico mi rende particolarmente contento”.

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