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La storia della Cosmologia e le domande sulla Creazione

Gabriele Gionti sj è stato invitato dal prof. Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), a tenere un seminario al festival della scienza e della Filosofia

Il titolo del seminario, svolto il 30 aprile, è stato: “L’inizio dell’Universo. Una breve storia della Cosmologia e alcune questione inerenti al problema dell’inizio in relazione al concetto di Creazione”
Nel suo intervento padre Gionti ha esposto uno sviluppo storico della cosmologia nella cultura occidentale fino ad arrivare ai giorni nostri con la teoria del Big Bang e le relative problematiche inerenti alle questioni dell’inizio dell’Universo. A tale scopo si è iniziato con la visione cosmologica presente nell’Antico Testamento (e quindi nel mondo semitico) e poi quella del mondo dell’antica Grecia . Si è passati al modello tolemaico fino al suo momento di crisi e all’apparire del modello copernicano e, quindi, i relativi risultati di Galilei. In seguito si è visto come la nuova teoria di Newton ha introdotto una visione meccanicistica dell’Universo fino al modello cosmologico di Kant-Laplace. La successiva formulazione della Relatività Generale di Einstein ha rivoluzionato i precedenti modelli cosmologici con la scoperta dell’evoluzione dell’universo (allontanamento delle galassie fra di loro). Si sono esaminate le due teorie antagoniste che volevano spiegare negli anni Trenta, del Novecento, l’evoluzione dell’universo: lo stato stazionario, dovuta all’astrofisico inglese Fred Hoyle, e il Big-Bang, che fu introdotto dal cosmologo e sacerdote belga George Lemaitre. Si sono evidenziati anche alcuni problemi, che tuttora esistono, connessi con la questione dell’inizio dell’universo. Si è anche esposta la diatriba del “concordismo” palesato in un discorso di Pio XII all’accademia Pontificia nel novembre 1951 e le riserve, in merito, di mons. Lemaitre che ha sempre tenuto distinto l’inizio dell’Universo dalla creazione del mondo, il “fiat” iniziale, che è esposto nella Genesi (La dottrina dei due “magisteri” distinti e paralleli, il magistero della scienza e quello della teologia). Si è anche analizzata la soluzione di cosmologia quantistica di Hartle-Hawking, che viene indicata dal cosmologo Stephen Hawking come la soluzione che riesce a “ fare a meno di Dio” e quindi dimostra l’inutilità, a suo avviso, del concetto di questo Essere superiore. Si è fatto vedere che questa posizione cela ancora tratti della questione del concordismo. Esso continua ad emergere anche nelle posizioni di altri scienziati non credenti, fino, anche in ambito dei credenti, ad arrivare alle recenti posizioni del Dio delle Lacune e del disegno intelligente proposta da alcune frange creazioniste dei movimenti di matrice evangelica negli Stati Uniti.

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