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Filosofia ed economia: quali alternative a un modello di sviluppo che continua a generare diseguaglianze?

Se da un lato si pone l’accento sul legame tra economia e benessere, e persino felicità, dall’altro si assiste all’allargamento di un’economia dello ‘scarto’ – secondo la denuncia di papa Francesco – alla quale non riesce a opporsi efficacemente l’agire politico con la capacità di governance di cui dovrebbe dotarsi. Ciò ha gravi conseguenze per la credibilità dei sistemi democratici. Su questi temi si rifletterà, a Roma, nel Convegno della Fondazione Gallarate, dal 27 al 29 settembre.

Il rapporto tra filosofia ed economia è quello tra un sapere che si volge all’intero dell’umano e del suo ambiente vitale e un sapere che, insieme a una prassi concomitante, si volge alla soddisfazione di bisogni e desideri parziali. Storicamente, il ruolo dell’economia ha però assunto una valenza totalizzante, con la capacità di subordinare ai propri scopi sia la sfera dell’umano sia quella del mondo esterno. Questa ‘pretesa’ è oggi contestata in modo radicale da chi ritiene che l’autosufficienza dell’economia, al pari dell’immaginario sociale che l’accompagna, sia una invenzione della modernità, da decostruire e superare. D’altro canto, esponenti significativi del pensiero economico tendono a una rigenerazione dell’economia dall’interno, liberandola cioè dalla visione economicistica e quindi dallo stereotipo angusto dell’homo oeconomicus. Su tale via l’economia si aprirebbe ai temi dell’etica e della vita umana buona. Si potrebbero scorgere quindi le condizioni per una economia alternativa al mainstream utilitaristico finora dominante.
In ogni caso, la gamma di queste posizioni esige un riferimento più marcato della dimensione economica all’orizzonte antropologico e, per altro verso, richiede l’attenzione della riflessione filosofica criticamente impostata e capace di indicare percorsi più validi per la realizzazione individuale e collettiva. Più puntualmente, si tratta di mettere a nudo l’acutezza dei problemi connessi a un modello di sviluppo che continua a generare diseguaglianze, con crescenti sperequazioni sociali, e povertà macroscopiche. Se infatti da un lato si pone l’accento sul legame tra economia e benessere, e persino felicità, dall’altro si assiste all’allargamento di un’economia dello ‘scarto’ – secondo la denuncia di papa Francesco – alla quale non riesce a opporsi efficacemente l’agire  politico con la capacità di governance di cui dovrebbe dotarsi. Ciò ha gravi conseguenze per la credibilità dei sistemi democratici. Non da ultimo, all’uso temerario delle ‘risorse’ naturali dovrebbe opporsi una visione nuova della relazione tra umano e natura, indicando all’economia l’urgenza di una ‘transizione ecologica’.
Questa articolazione tematica, che ha sullo sfondo revisioni epistemologiche e trasformazioni ontologiche, trova corrispondenza nei relatori impegnati nel Convegno. Per l’accostamento alle rispettive elaborazioni si dà di seguito qualche indicazione di lettura e si allegano dei file. Al lavoro dei gruppi e ai paper che in essi saranno discussi sono affidati gli ampliamenti e gli approfondimenti che, insieme al dibattito previsto dopo ogni relazione, renderanno il Convegno partecipato e significativo

Programma

27 settembre pomeriggio

ore 15, 30 – 19, 30. Introduce il Presidente del Comitato Scientifico, Prof. Francesco Totaro

PRIMA SESSIONE: Altro dall’economia/Altra economia
Prima relazione: Decostruire l’economia. Relatore Prof. Serge Latouche (Université de Paris XI)
Seconda relazione: Verso un’altra economia: da Francesco a Francesco. Relatore Prof. Roberto Mancini (Università di Macerata)

28 settembre mattina

ore 9, 15 – 13:  Lavori in gruppi con interventi programmati dei partecipanti Si prevedono tre gruppi attorno a temi come i seguenti:
1 Economia, lavoro e tecnologie; 2 Economia, antropologia e religione; 3. Economia, sviluppo, diseguaglianze e povertà.

ore 15, 30 – 19. 30
SECONDA SESSIONE (prevista presso l’Università Gregoriana di Roma): Economia, ecologia, politica
Presiede: Prof. P. Louis Caruana S.J.
Prima relazione: Un’economia per la transizione ecologica. Relatore Prof. Gaël Giraud (ESCP Europe; Université catholique de Louvain)
Seconda relazione: Economia e politica: legami sempre più stretti e sempre più diversi. Relatore Prof. Romano Prodi (Università di Bologna)

29 settembre mattina: ore 9 – 12, 30.
TERZA SESSIONE: L’economia oltre l’homo oeconomicus
Presiede: Prof. Luigi Pasinetti.
Prima relazione: Economia e agency umana. Relatrice Prof.ssa Enrica Chiappero Martinetti (Università di Pavia)
Seconda relazione: La rifondazione dell’economia nell’era della post-modernità. Relatore Prof. Stefano Zamagni (Università di Bologna)
Conclusione dei lavori

 

 

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