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“Dimenticati ai confini d’Europa”

Il Centro Astalli, in occasione del XXXVIII anniversario della nascita del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, ha presentato la ricerca “Dimenticati ai confini d’Europa”, realizzata in collaborazione con il JRS Europa e l’Istituto di formazione politica Pedro Arrupe di Palermo, per raccontare l’esperienza dei migranti forzati che sono riusciti ad arrivare in Europa negli ultimi tre anni.

Un report basato su 117 interviste qualitative realizzate nell’enclave spagnola di Melilla, in Sicilia, a Malta, in Grecia, in Romania, in Croazia e in Serbia per dare voce alle esperienze dei migranti e dei rifugiati, per rendere chiaro il nesso tra quello che hanno vissuto e le politiche europee che i governi hanno adottato.

Luca Liverani, giornalista di Avvenire, ha moderato l’incontro – che si è tenuto il 13 novembre, a Roma – introdotto dalle parole di P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, il quale ha sottolineato che dalla ricerca emerge una vera e propria emergenza dal punto di vista della tutela dei diritti umani alle frontiere, a causa della mancanza di vie legali di accesso e della chiusura delle principali rotte migratorie da parte degli Stati UE, e che “la responsabilità di questa situazione è la poca lungimiranza di ogni singolo Stato”.

Momodou, giovane rifugiato dal Senegal ha raccontato le difficoltà del lungo suo viaggio, della detenzione in Libia, della difficile traversata in mare su un gommone con 117 persone e dell’integrazione in Italia, dove ora vive e lavora, grazie alla protezione umanitaria che gli è stata riconosciuta, ma non senza preoccupazione per il futuro incerto che lo aspetta.

Come evidenziato da Chiara Peri, curatrice della versione italiana della ricerca, “anche in Italia la protezione sarà sempre meno accessibile” a causa delle nuove misure in materia di asilo, in esame in questi giorni in Parlamento, dimenticando, come sottolineato anche più volte da Papa Francesco, che “proteggere le persone è più importante che proteggere i confini”.

P. Jose Ignacio Garcia, direttore JRS Europa, nel suo intervento, ha sottolineato come “le politiche dell’UE sono riuscite a far sì che i numeri degli arrivi via mare in Italia e in Grecia si riducessero, ma hanno chiaramente fallito, e continuano a fallire, nel loro obiettivo di migliorare la situazione delle tante persone in cerca di protezione che continuano a ritrovarsi dimenticate ai confini d’Europa”. Per questo occorre “unire le vostre voci alle nostre nel chiedere un cambiamento politico radicale per un’Europa capace di offrire accoglienza, protezione e opportunità di integrazione per i rifugiati”.

Francesca Cuomo

Link utili

Ricerca “Dimenticati ai confini d’Europa” 
sintesi ricerca
–  testimonianza Momodou
– Saluti P. Camillo Ripamonti
– Discorso P. Jose Ignacio Garcia
– Intervento Chiara Peri

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