Cvx, assistenti a confronto

L’incontro nazionale degli assistenti CVX per riflettere sul ruolo che l’assistente deve avere in rapporto alla comunità che gli è affidata.

Si è svolto in un bel clima fraterno l’incontro nazionale degli assistenti CVX. A due passi dal Vaticano un gruppo di gesuiti si è preso tre giorni dal 6 all’8 febbraio per fermarsi a riflettere sul ruolo che l’assistente deve avere in rapporto alla comunità che gli è affidata.
In questi giorni di riflessione e preghiera ci sono stati tre contributi decisivi: il primo di p. Stefano Bittasi, che alla luce della lettera agli Efesini ci ha mostrato come per Paolo la cura di una comunità cristiana avesse bisogno di una parola “parenetica” – cioè coraggiosa, capace di provocare le coscienze – e di dare vita a relazioni profonde ma non possessive.
Il secondo è stato quello di Antonio Salvo e Daniel Napoli, membri della CVX di Napoli, che ci hanno raccontato della loro esperienza durante il convegno mondiale a Buenos Aires; è stato importante ascoltare in quale direzione lo Spirito sta spingendo le comunità sparse in tutto il mondo. L’ultimo contributo è stato di p. Herminio Rico, vice assistente mondiale della CVX. La sua esperienza di accompagnamento delle comunità CVX e la sua conoscenza della rete mondiale della CVX ci hanno dato importanti strumenti per continuare a ripensare il ruolo dell’assistente di comunità. Un filo rosso che ha attraversato tutti gli interventi è la necessità di pensare questo ruolo come un aiuto al discernimento continuo che ogni comunità è chiamata a portare avanti.

A questi interventi si sono aggiunti quello di p. Jean Paul Hernandez, che ci ha aggiornato sui frutti del Sinodo dei Giovani, e quello dei ragazzi della LMS, che ci hanno parlato delle proposte estive di missione in varie parti del mondo.