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COVID-19: Discernere un cammino verso Dio

Il messaggio del Padre Generale: “Non sappiamo quanto lungo sarà questo tratto di cammino, né come sarà il tratto che seguirà. Chiediamo la luce per illuminare il percorso e la grazia necessaria per farlo come fratelli e sorelle solidali con la vita di tutto il corpo e quella del pianeta in cui viviamo”.


Quale parte del cammino verso Dio ci mostra l’epidemia di COVID-19?

Ci sta mostrando che siamo un’umanità sola. Ciascuno degli esseri umani, tutti i popoli, ogni cultura che arricchisce l’umana diversità… costituisce parte dell’unica, variegata, ricca e interdipendente umanità…

Ci sta mostrando come il superamento di una crisi è possibile quando ci facciamo consapevoli dell’importanza di dedicarci al Bene Comune e di assumere seriamente la propria responsabilità individuale. Possiamo vivere solamente come un unico corpo. Separati, ogni persona o ogni popolo per conto suo, è impossibile.

Ci sta mostrando che non c’è differenza d’età, razza, religione o condizione sociale nell’unico corpo che forma la stessa umanità. Tutti e ciascuno ne formiamo parte, nessuno è di troppo, e nessuno può prescindere dagli altri.

Ci sta mostrando che vogliamo camminare uniti. Tutti siamo preoccupati, ci aiutiamo mutuamente a superare paure e preoccupazioni, ciascuno cerca il modo di dare una mano, cominciando con il controllare i propri desideri e con l’accettare di sottomettersi alle misure e ai sacrifici che permettono di contribuire al bene di tutti.

Ci sta mostrando la competenza e generosità di coloro che stanno in prima fila a prendersi cura dei colpiti dal virus, cercando rimedi e prendendo decisioni difficili per il bene di tutti. Ci sta mostrando la sensibilità di tante persone e organizzazioni e l’enorme riserva di solidarietà che esiste in giovani, adulti e anziani in tutti gli angoli della società umana.

Ho ricevuto informazioni sulle molte e creative iniziative che si sono prese nelle province, regioni, comunità e opere apostoliche della Compagnia di Gesù, così come sulla disponibilità a collaborare con altri. Per questo ringrazio il Signore e incoraggio a continuare a cercare i modi migliori per farsi vicini a coloro che ne hanno bisogno per continuare a percorrere uniti il cammino comune.

Ci sta mostrando la potenza della fede, i legami forti che uniscono i credenti, l’amore di Gesù Cristo che ci spinge, ci riconcilia e ci unisce. Ci sono tante persone che pregano unite attraverso i mezzi di comunicazione sociale. Vogliono professare la loro fede. Quella fede che sentono nel profondo dei loro cuori e non possono tenere riservata a se stessi.

Mi unisco alla preghiera di tutto il corpo della Compagnia, della Chiesa cattolica, di tutte le Chiese cristiane, delle altre religioni e credenze e a tutti coloro che con il loro spirito di solidarietà cercano e trovano i modi appropriati per continuare a dare una mano.

Non sappiamo quanto lungo sarà questo tratto di cammino, né come sarà il tratto che seguirà. Chiediamo la luce per illuminare il percorso e la grazia necessaria per farlo come fratelli e sorelle solidali con la vita di tutto il corpo e quella del pianeta in cui viviamo.

Dio ci benedica!

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