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Glocal: costruire la pace nella mente di uomini e donne

Il programma annuale del Centro Veritas di Trieste ha come filo conduttore alcuni temi dell’International Decade for the Rapprochement of Cultures 2013-2022 dell’Unesco

GLOCAL: Gestire le Opportunità di Confronto, Accoglienza, Linguaggi è il programma 2017-2018 del Centro Veritas, con più di quaranta incontri tra conferenze, corsi e seminari. Tra i relatori, nomi di spicco del mondo culturale ed economico locale e nazionale.

Oltre al tradizionale appuntamento dei mercoledì, è previsto un focus tematico su “Geopolitica e Religioni” ed una serie di seminari di studio. Ci saranno due corsi di cultura: il primo sul Dialogo ecumenico a 500 anni dalla Riforma ed il secondo su passi scelti di varie religioni sulla preghiera. Inoltre viene proposto un percorso serale intitolato “Riflessi biblici nella vita lavorativa e professionale” per riflettere sui nodi critici dei rapporti umani negli ambienti di lavoro.

Il programma GLOCAL ha come filo conduttore alcuni temi dell’International Decade for the Rapprochement of Cultures (Decade internazionale per il riavvicinamento tra le culture) 2013-2022 dell’Unesco  (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization).
Con la risoluzione 67/104 del 2012 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, intitolata “Promozione del dialogo interreligioso e interculturale, comprensione e cooperazione per la pace”, l’ONU sostiene questa ’iniziativa dell’Unesco, il cui mandato punta a costruire le difese della pace nelle menti degli uomini e delle donne.

In particolare, l’Agenzia è impegnata a trovare urgentemente nuovi percorsi, modalità e strumenti per promuovere la comprensione reciproca e la pace, ponendo fine all’uso strumentale di culture, identità e religioni la cui conseguenza porta ad una crescita dell’intolleranza, degli stereotipi, dei conflitti e della violenza.

Il Piano d’azione preparato dall’UNESCO comprende le seguenti priorità: promuovere la reciproca comprensione e conoscenza della diversità culturale, etnica, linguistica e religiosa; costruire framework plurali per la condivisione dei valori comuni; disseminare i principi e gli strumenti del dialogo interculturale attraverso un’educazione di qualità e i media; sostenere il dialogo per lo sviluppo sostenibile nelle sue dimensioni etiche, sociali e culturali.

Ispirandosi agli obiettivi della Decade, GLOCAL sviluppa il tema dell’intercultura come orizzonte per la gestione della complessità e della frammentazione, sia sul piano dell’incontro con le persone immigrate sia su quello della confluenza tra saperi specialistici, culture, etnie, religioni, visioni geopolitiche, generazioni.

Con il progetto GLOCAL il Centro Culturale Veritas si pone quattro finalità. Anzitutto, promuovere il target 4.7 dell’«Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile»: tutti acquisiscano conoscenze e competenze necessarie per promuovere uno sviluppo sostenibile, anche tramite l’educazione ai nuovi stili di vita, ai diritti umani, alla parità uomo-donna, alla promozione di una cultura pacifica e non violenta, alla cittadinanza globale e alla valorizzazione delle diversità culturali e del contributo della cultura.
Il secondo proposito è quello di affrontare i problemi etici che la gestione della complessità impone, con attenzione alle culture e alle deontologie professionali di giornalisti, insegnanti, allenatori sportivi e operatori economici.
Quindi, ci si propone di approfondire il contributo che le religioni offrono per costruire sistemi di senso volti a promuovere lo sviluppo integrale dell’uomo, con la bussola dell’enciclica sociale Laudato si’.
Ultimo ma non meno importante fine è quello di conoscere i fenomeni migratori, per favorire una cultura della governance attraverso percorsi di integrazione, all’altezza delle caratteristiche epocali che tali fenomeni vanno assumendo.

Partner di Glocal sono: la società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata Sant’Ignazio; l’Associazione Cardoner; la sezione di Trieste dell’UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori); il Centro Buddhista Tibetano Sakya Kunga Choling.
Due incontri sono organizzati in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia e sono validi per il conseguimento di crediti deontologici: si tratta di “Invisibili, storie di bambini e minori non accompagnati in fuga: il buon giornalismo nei confronti dei minori e degli stranieri” (11 ottobre 2017) con Cristiano Degano, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del FVG e Floriana Bulfon, giornalista, Premio Luchetta reportage 2016; “La Carta di Milano dei giornalisti sul carcere e la situazione al Coroneo” (15 febbraio 2018) con Francesco Occhetta S.I. scrittore de La Civiltà Cattolica, assistente spirituale nazionale Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI) ed Anna Bonuomo, responsabile dell’Area Pedagogica, Casa circondariale di Trieste.
L’incontro di giovedì 11 gennaio 2018 si svolge in collaborazione con il Limes Club di Trieste e prevede la presentazione del nuovo quaderno di Limes, con la partecipazione di Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geopolitica Limes.

 

 

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