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Missione. Magis: formare giovani cittadini consapevoli

Nonostante la fine della povertà sia ancora lontana, buone notizie emergono sempre più spesso dai rapporti internazionali: il numero assoluto di poveri nel mondo diminuisce, il livello d’istruzione aumenta anche se con ritardi e difficoltà soprattutto in Africa sub-sahariana; una realtà socio-economica in evoluzione che chiede di essere letta ed interpretata in modo nuovo, alla luce di una profonda mutazione delle relazioni internazionali e della fine delle tradizionali forme di cooperazione Nord-Sud del mondo.
La cooperazione non è più configurabile come ponte tra società civili; oggi i ponti sono superati in quanto le società civili sono già integrate a Nord e cominciano ad esserlo a Sud. Bisogna, dunque, andare nella direzione di una cittadinanza mondiale costruita insieme, di una cooperazione che sia reale partenariato, fatto di conoscenza e di esperienza reciproca, volti, incontri, rapporti, nella quale persone, comunità ed istituzioni costruiscono insieme il proprio sviluppo, sia nel Nord che nel Sud del mondo.
È in questo contesto che il MAGIS è impegnato ad instaurare nuove relazioni con le opere dei Padri della Compagnia di Gesù (collegi, istituzioni scolastiche e formative, scuole professionali, centri sociali e culturali) nei Paesi in Via di Sviluppo e ad offrire, in Italia, percorsi formativi (presso scuole, Gruppi aderenti) che promuovono riflessioni sullo sviluppo e sui progetti di cooperazione realizzati dai gesuiti missionari, attività che partono da una logica di scambio tra “chiese sorelle”, tra popoli e persone.
Alla base di suddette relazioni, una sfida comune: la formazione socio-politica delle giovani generazioni nei Paesi in Via di Sviluppo e in Italia per garantire ai giovani sempre più spazi, tempi e luoghi fisici e virtuali di produzione, riflessione ed elaborazione della cultura del “Bene Comune”; luoghi in cui sia possibile presentare e condividere speranze, paure, sogni; luoghi in cui i giovani, facendo esperienza di vita comunitaria e sociale, possano essere accompagnati nel percorso di crescita per la costruzione della loro vita e della società secondo giustizia ed umanità.
In Senegal il MAGIS sostiene il Centro Socioculturale Saint Pierre Claver; è impegnato in Benin con il Centro di Ricerca, Studi e Creatività in un’azione di accompagnamento dei giovani del mondo scolastico e universitario, per la formazione di leadership adulte in una società cosmopolita; in Burkina Faso promuove la formazione degli studenti del Centro Studi per Studenti e Liceali; in Togo, collabora con il Centro Culturale Loyola per migliorare la capacità di rispondere ai bisogni formativi dei giovani di Lomè.
Il MAGIS, dunque, intende rafforzare il suo impegno all’estero attraverso un approccio che cerca di tenere insieme l’aiuto con l’advocacy* e l’empowerment**

In Italia il MAGIS promuove percorsi e attività di Educazione globale presso il Centro Educativo Ignaziano di Palermo; l’Istituto M. Massimo, il Colombo e il Montale di Roma, con corsi di formazione missionaria a Milano e a Roma.

È sempre più chiaro ed evidente che il futuro dell’Africa, di molte economie emergenti e della stessa Italia non dipende tanto dalla povertà di risorse naturali e umane, di cui molti paesi dispongono con abbondanza, ma dalla gestione del “Bene Comune”. Soltanto una formazione delle nuove generazioni che promuove la passione per la vita civile e politica, la responsabilità per il bene della città, la capacità e possibilità di sostenere, in modo continuo, opere di solidarietà, potrà essere la strada maestra per la costruzione di un futuro sostenibile.

Tutti questi spunti di riflessione e di sollecitazione ci invitano a nuove forme di intervento e di partecipazione, più attive ed attente, fondate su una concezione più completa e consapevole del nostro ruolo di cittadini responsabili e planetari.

*= Per advocacy si intende un insieme coordinato di attività di sensibilizzazione rivolto a uno specifico target di cittadini, con l’obiettivo di renderli protagonisti di una specifica richiesta di cambiamento economico, politico o culturale.
**= Il concetto di empowerment fa riferimento all’accrescimento politico, sociale o della forza economica di un individuo o comunità. Spesso tale concetto fa riferimento allo sviluppo della fiducia nelle proprie capacità. Può quindi definirsi come un processo che, dal punto di vista di chi lo esperisce, significa “sentire di avere potere” o “sentire di essere in grado di fare”.
Antonio Landolfi

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