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Roma. Il Padre Generale ai rifugiati: “Tre volte grazie per la vostra presenza”

La Giornata del migrante e del rifugiato è stata celebrata oggi da padre Nicolás con i rifugiati del Centro Astalli nella chiesa del Gesù

“Grazie perché ci aiutate a scoprire il mondo, la comunicazione tra le civiltà passa attraverso rifugiati e migranti. Grazie perché ci fate vedere la parte più debole e più forte dell’umanità. Grazie perché ci mostrate la faccia della misericordia”: così padre padre Adolfo Nicolás, il superiore Generale della Compagnia di Gesù, si è rivolto oggi ai circa 200 rifugiati del Centro Astalli nella chiesa del Gesà, in occasione della giornata mondiale del migrante e del rifugiato promossa dalla Chiesa cattolica. L’incontro è stato introdotto dai saluti di padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i rifugiati (sorto per la volontà del Generale Pedro Arrupe che padre Nicolás ha avuto come padre Provinciale durante la sua esperienza in Giappone).

Alla presenza di operatori, volontari, amici delle associazioni di volontariato ed esponenti delle istituzioni il Generale ha detto ai rifugiati: “Non siete ospiti, ma ‘contribuenti’ alla cultura”. Cristo è via verità e vita, ha aggiunto Nicolas. In Asia le culture e le religioni seguono la “via”, in Europa e in generale in Occidente si insiste di più sulla “verità”, in Africa sulla “vita”: “L’umanità ha bisogno di una profondità che può venire solo dall’unione di tutti”, ha concluso il Generale.

L’intervento è stato preceduto dalle testimonianze di due famiglie rifugiate dalla Siria e dal Kenya: quella di Samer con la moglie e i due figli, scappato due mesi fa dalle bombe di Damasco; quella della giovane Mary con la madre Salome e il fratello Antony, fuggiti da Nairobi, vittima di terrorismo in un paese africano e che ora cerca di ricominciare una nuova vita in Italia.

10 rifugiati di 10 diverse nazionalità hanno formulato un messaggio di pace nella loro lingua di origine e hanno preceduto la preghiera scritta per l’occasione da padre Nicolás per i rifugiati del Centro Astalli.

“O Dio, Ti rendiamo grazie. Creatore e Padre di tutti gli uomini, Signore del tempo e della storia, creatore della nostra casa comune la terra, Dio di Abramo, che Tu sia lodato, Tu, l’unico, clemente e misericordioso. In questo mondo lacerato dai conflitti e anestetizzato da un’indifferenza che si fa globale desideriamo chiederTi e chiederci perdono reciprocamente per le violenze, l’indifferenza e i pregiudizi che spesso hanno segnato i nostri rapporti, per quante volte abbiamo usato il Tuo nome per dividerci e farci guerra, perché impossessandoci egoisticamente dei Tuoi doni innumerevoli abbiamo alimentato lotte e disuguaglianze intollerabili.

Vogliamo affidarTi oggi tutti coloro che sono in fuga da guerre e persecuzioni, che lasciano la propria terra a causa dei cambiamenti climatici, che fuggono in cerca di una vita degna per sé e per la propria famiglia: fratelli e sorelle che con coraggio hanno dovuto abbandonare tutto per non perdere la vita. Ti preghiamo per loro, bambini, donne e uomini che affrontano viaggi interminabili, umiliazioni insopportabili, pericoli innumerevoli, che non cedono alla disperazione del presente ma con speranza attraversano le frontiere del mondo in cerca di futuro, dona loro la Tua forza e la Tua pace.

Apri, o Dio, il cuore di noi tutti alla compassione e alla misericordia. Non permettere che i nostri piccoli interessi ci dividano, che le nostre paure ci paralizzino, che le nostre porte si chiudano. Fa’ che la nostra voce abbia il coraggio della denuncia, perché la vita di ogni migrante e rifugiato possa essere custodita e promossa in tutto il valore della sua dignità; i nostri gesti, abbiano la premura e la sollecitudine per l’accoglienza e la promozione. Insegnaci a camminare insieme, a scorgere la bellezza della diversità culturale e religiosa, rendici capaci di progettare insieme il nostro futuro. Fa’ che ognuno di noi divenga un operatore di pace perché il mondo riconciliato divenga casa per tutti.

Tu, Creatore e Padre di tutti gli uomini, Signore del tempo e della storia, creatore della nostra casa comune la terra, Dio di Abramo, Tu, l’unico, clemente e misericordioso, ascoltaci”.

Il Padre Generale era accompagnato dai padri Ken Gavin (vice-Direttore del JRS International) e Joaquín Barrero (Superiore della Comunità della Curia Generalizia). Prima dell’incontro nella chiesa del Gesù il Generale è stato informato sull’insieme dei progetti del JRS presso il Centro Astalli da padre Camillo Ripamonti (Direttore del JRS Italia). Ha visitato le varie sezioni del Centro Astalli, inclusi l’ambulatorio, la mensa e il dipartimento legale, e ha preso una tazza di tè in compagnia di numerosi rifugiati e migranti.

 

 

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