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Paraguay. Il progetto del Magis per i guaranì

Il Magis insieme alla Chiesa paraguaiana ha avviato un progetto di recupero dell’ identità degli indios, finalizzato anche a una crescita sociale ed economica

Vi ricordate il film «Mission»? Jeremy Irons nei panni di padre Gabriel che suona in mezzo alla foresta attirando l’attenzione degli indios? Le Riduzioni, villaggi costruiti secondo un modello di vita comunitaria cristiana? L’attenzione alla musica e all’arte? Alla liuteria?

Quel rapporto stretto tra i gesuiti e il popolo guaranì, ben ricostruito dalla pellicola, non si è perso nella storia. La Compagnia di Gesù non ha abbandonato gli indios, non si è dimenticata di loro. E, insieme alla Chiesa paraguaiana e al Magis, ha avviato un progetto di recupero della loro identità finalizzato anche a una crescita sociale ed economica.

Dopo la distruzione delle Riduzioni per le popolazioni indigene, in particolare per i guaranì, iniziò un periodo di oppressione ed emarginazione. Un periodo che non è finito se è vero che, ancora oggi, i guaranì sono una comunità marginalizzata e costretta a vivere in condizioni precarie nelle periferie urbane (contesto a loro estraneo perché la loro tradizione è radicata nella natura della foresta amazzonica). Attualmente si stima che i guaranì siano 270mila concentrati soprattutto in Paraguay, anche se alcune comunità sopravvivono in Brasile, Argentina e Bolivia.

In questo contesto, la Provincia del Paraguay della Compagnia di Gesù, insieme all’Università cattolica di Itapùa e alla Diocesi dell’Incarnazione, nel 2015 hanno lanciato un programma formativo per la tutela e la valorizzazione del patrimonio umano, spirituale e artistico della tradizione guaranì. Il programma è articolato e lavora su più livelli diversi dalle borse di studio per giovani indigeni ai corsi di agricoltura sostenibile, dalla formazione alla leadership comunitaria ai laboratori di arte, musica e cucito.

La sostenibilità del programma è garantita dai corsi attivati e dalla vendita dei prodotti realizzati oltre ai contributi della Compagnia di Gesù e di alcune Ong. Tra queste ultime anche il Magis, la Ong dei gesuiti italiani, che ha deciso di sostenere una scuola di ceramica (con un corso in Alto Vera e uno di perfezionamento nel Guavirami), una scuola di scultura (con un corso iniziale a Itapua Poty e uno di perfezionamento a Guavirami) e un workshop nutrizionale.

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