Passa al contenuto principale
Gesuiti
Gesuiti in Italia, Albania, Malta e Romania
News
Gesuiti News Cultura Milano. Aggiornamenti sociali: Human cooperation per una nuova cultura aziendale
Cultura

Milano. Aggiornamenti sociali: Human cooperation per una nuova cultura aziendale

Come non far perdere alle nostre imprese le opportunità create dalle riforme del mercato del lavoro e dalla ripresa economica? Come consentire alle aziende di valorizzare il talento dei giovani e delle donne? Quale può essere il ruolo del Terzo settore in questa sfida? La risposta nasce da prospettive convergenti tra generazioni, imprese e Terzo settore e si realizza nella Human Cooperation, che rappresenta la proposta per una nuova cultura aziendale. E’ questa la call to action lanciata oggi in occasione dell’Engagement meeting “Human Cooperation nella vita dell’azienda. Prospettive convergenti tra generazioni, imprese e Terzo settore”, promosso da Valore D, la prima associazione di grandi imprese creata in Italia per sostenere la leadership femminile in azienda, e Aggiornamenti Sociali. L’evento è stato coordinato da Heritage House Reputation Architects, società di consulenza, partner di Aggiornamenti Sociali.

L’incontro, partendo dalle ricerche universitarie in ambito europeo e dalle best practice aziendali in Italia e Germania, ha evidenziato come il dialogo e la cooperazione tra generi e generazioni apra un processo virtuoso per l’azienda e l’eco sistema, coinvolgendo anche le importanti risorse del Terzo settore.

Giacomo Costa SJ, Direttore di Aggiornamenti Sociali, ha aperto i lavori spiegando i motivi che hanno spinto la rivista a sostenere questa iniziativa: «Il nostro scopo storicamente è formare a una lettura appassionata della realtà, in uno spirito di dialogo, e in questo senso il tema della Human Cooperation rappresenta una proposta interessante, per una nuova cultura aziendale, attenta ai bisogni e alla valorizzazione del talento di ognuno, che mette al centro il dialogo tra generi e generazioni, ispirato anche alle esperienze del Terzo settore».

Dal canto suo, Anna Zattoni, Direttore Generale di Valore D, ha ricordato le barriere ancora da rimuovere ma anche le opportunità che possiamo cogliere: «Spesso le donne scelgono percorsi di studio con minore impiegabilità, inoltre lo squilibrio nei carichi di lavoro in famiglia costituisce un freno alla loro carriera. Valore D è impegnata a contribuire alla rimozione di queste barriere e a promuovere modelli di leadership inclusivi e equilibrati».

È poi intervenuto Alessandro Rosina, Ordinario di Demografia dell’Università Cattolica di Milano, studioso dei Millennials (i giovani nati dopo il 1982). Dopo averli definiti attraverso quattro C – ConnectedConfidentopen to ChangesCollaborative – Rosina ha spiegato come il dibattito pubblico sia spesso falsato: «Le ricerche dimostrano che all’aumentare di investimenti in politiche attive e nella ricerca e sviluppo, diminuiscono i giovani che dipendono economicamente dai genitori. Questo dimostra che i giovani italiani, se diamo loro gli strumenti giusti, sono disposti a mettersi in gioco».

Stefanie Clemen, docente di Applied Science che si sta occupando di Diversity Management presso l’Università di Colonia, ha sottolineato l’importanza delle quote rosa introdotte in Germania a partire dal 1 gennaio 2016. “Secondo questa nuova legge, 108 aziende tedesche quotate in Borsa devono garantire almeno il 30% di donne nei supervisory board. Inoltre per altre 3.500 aziende quotate è prevista comunque una quota flessibile di donne. Stessa cosa nella pubblica amministrazione federale tedesca».

Sul fronte delle aziende italiane Fabio Galluccio, responsabile People Caring di TIM, e Nicola Pelà, Group Human Resources Director di Luxottica Group, hanno raccontato le loro esperienze aziendali di successo di integrazione e welfare, le buone pratiche e le difficoltà incontrate nella gestione e nella relazione con i giovani, i piani per la loro inclusione e piena valorizzazione.

Dal canto suo Nicola Pelà, di Luxottica Group, ha sottolineato il valore formativo della maternità come “la più ricca e vitale delle esperienze di leadership: quella di chi deve curare, far crescere e rendere forte un altro essere umano”.

Sul fronte istituzionale l’On. Edoardo Patriarca – membro della Commissione Affari Sociali della Camera e impegnato nella stesura della riforma del Terzo settore – ha sottolineato che «oggi più che mai c’è la necessità di dar vita ad un’alleanza tra responsabili, ovvero la collaborazione tra aziende e Terzo settore con il sostegno di una buona politica. Questo sforzo di dialogo e cooperazione può anche produrre occasioni di nuova occupazione delle quali il nostro Paese ha grande bisogno. La Legge di stabilità da poco approvata contiene ulteriori facilitazioni per la conciliazione vita lavoro, proseguendo un impegno già avviato con il Jobs Act».

La conclusione – dopo i saluti di Chiara Bisconti, assessore del Comune di Milano a Benessere, qualità della vita, sport e tempo libero – è stata affidata a Giacomo Costa e Anna Zattoni, che hanno ribadito la call to action alla Human Cooperation che Valore D e Aggiornamenti Sociali lanciano alle aziende e al Terzo settore, una proposta di impegno per promuovere un nuovo modello di leadership inclusivo e che valorizzi il talento di ognuno, una nuova cultura organizzativa che favorisca il dialogo intergenerazionale, un nuovo sistema di welfare partecipativo e condiviso con il Terzo settore.

Una proposta, quella della Human Cooperation, che, per quanto riguarda Aggiornamenti Sociali ed Heritage House Reputation Architects, si inserisce nel progetto di ArchitETICA – Laboratorio di etica integrale: percorsi di etica per il management, ma con possibili interlocutori anche nel mondo del Terzo settore, istituzioni e amministratori pubblici.

Estratto da aggiornamentisociali.it

Ultime notizie
Esplora tutte le news