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Gesuiti News Malta. Rapporto del JRS sulle violazioni dei diritti umani
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Malta. Rapporto del JRS sulle violazioni dei diritti umani

I richiedenti asilo non dovrebbero essere rimandati in Libia per nessun motivo, perché lì la loro sicurezza, la loro vita e la loro libertà sono a rischio. In Libia non c’è praticamente nessuna possibilità di ottenere protezione, anche ora che il regime di Gheddafi è crollato. Questa è la principale e inequivocabile conclusione di Beyond Imagination (Oltre ogni immaginazione), una pubblicazione del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS) di Malta che documenta le esperienze dei richiedenti asilo che arrivano a Malta dalla Libia. “Con questa pubblicazione abbiamo voluto evidenziare le conseguenze del ritorno in Libia per i richiedenti asilo, rendendo note le storie che ascoltiamo continuamente al momento del loro arrivo a Malta. La maggior parte di loro hanno sofferto abusi terribili – ad esempio detenzione a tempo indeterminato in condizioni disumane, percosse, stupro e altre forme di abuso sessuale – e viene loro negata ogni possibilità di ottenere qualunque forma di protezione”, ha detto Katrine Camilleri, direttrice del JRS Malta. “Così reiteriamo il nostro appello al governo di astenersi da azioni che provocano, direttamente o indirettamente, il ritorno di migranti in Libia finché la situazione in quel Paese non migliorerà drasticamente e finché il governo libico non metterà in atto misure efficaci a tutela dei diritti umani e non garantirà un accesso effettivo alla protezione”. La pubblicazione del JRS si basa su interviste a richiedenti asilo eritrei e somali. Come racconta uno degli intervistati, la vita per i richiedenti asilo sub-sahariani in Libia è “oltre ogni immaginazione”. Le condizioni sono così terribili che è preferibile morire piuttosto che tornare. Per maggiori informazioni: www.jrs.net

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