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Cagliari. Un incontro di studio in ricordo di padre Mosso

A dieci anni dalla scomparsa di P. Sebastiano Mosso S.J., la Facoltà Teologica, l’Issr di Cagliari, l’Ucsi e l’Associazione “Partecipazione e solidarietà” hanno organizzato un incontro di studio dal titolo: “Lavoro, solidarietà e impegno ecclesiale”. L’appuntamento si è tenuto, il 4 marzo, nell’aula magna della Facoltà Teologica della Sardegna, a Cagliari. Ai saluti del preside della Facoltà, P.Maurizo Teani, sono seguite le relazioni di mons. Arrigo Miglio, vescovo di Ivrea (“In ricordo di P. Mosso: dalla commissione ecclesiale Giustizia e pace alla XLVI Settimana sociale dei cattolici italiani”) e quella di Gianmario Selis (“La carità politica nel pensiero di P. Mosso”). Ha coordinato gli interventi il giornalista Paolo Matta.
Nella sua relazione mons. Miglio – che era vescovo di Iglesias negli anni ’90 – ha ricordato in particolare il lavoro di P. Mosso nella commissione CEI “Giustizia e Pace” e in tutte le commissioni conciliari che hanno portato al Concilio Plenario Sardo. Si è soffermato in modo particolare su uno dei primi documenti ufficiali prodotti da P. Mosso, “Educare alla legalità”, uscito nel 1991, proprio poco prima dello scoppio del caso Tangentopoli, dove si esprimeva una netta presa di posizione sulla caduta della moralità e della legalità nel nostro Paese. Ma ancora, il vescovo di Ivrea ha ricordato il lavoro globale del gesuita sulla questione educativa, sui temi dello Stato sociale e della socialità, e sul tema “Evangelizzazione e carità”. Tutti sforzi confluiti in altrettanti documenti, alcuni dei quali – ha ricordato mons. Miglio – direttamente legati all’enciclica di Giovanni Paolo II “Centesimus annus”.
Gianmario Selis si è invece soffermato anche su ricordi personali e sull’amicizia che lo ha legato a padre Mosso, che ha portato tra le altre cose alla nascita della fondazione “Partecipazione e solidarietà”. “Riprendendo in mano in questi giorni i manoscritti di P.Mosso – ha detto Selis – ho osservato il grandissimo impegno, la quantità di lavoro e di passione che ci metteva. A volte emerge anche lo scoraggiamento, ma si nota in modo evidente come abbia dedicato gran parte della sua vita a ricercare e approfondire la parola e il magistero della Chiesa”. “Si osserva anche – ha detto Selis – come quest’uomo fosse presente indifferentemente dalle Università alla più piccola parrocchia. Era un vero e instancabile ‘seminatore della parola’. Ricordo che ogni volta che cominciava un discorso lo faceva più o meno con questo attacco: ‘Vorrei commentare questo episodio del vangelo…’. E facendolo cambiava voce”. “Per lui – ha concluso Gianmario Selis – la via della Chiesa è l’uomo, e la Chiesa, lo ha ripetuto sempre, deve occuparsi dell’uomo concreto e più povero. In questo consisteva per lui la dottrina sociale della Chiesa. In questo senso io l’ho sempre definito un ‘mistico militante'”.
E’ stato inoltre ricordato il lavoro accademico importante di P.Mosso nella Facoltà Teologica della Sardegna. Due cose su tutte: l’accordo di collaborazione con l’Università di Cagliari, da lui promosso, e la nascita degli Annali della Facoltà Teologica, “Theologica & Historica”, che quest’anno arrivano alla loro ventesima uscita.
P. Sebastiano Mosso (1941-2001), gesuita, è stato docente ordinario di Teologia morale e Filosofia alla Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, per la quale ha ricoperto anche l’incarico di preside dal 1985 al 1994.

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